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COMUNICATO
STAMPA |
INTITOLATA AL CARDINALE BALLESTRERO LA RESIDENZA PER ANZIANI DI VIA PLAVA |
Questa mattina, alla presenza dell’Arcivescovo di Torino, Cardinale Severino Poletto, del presidente del Consiglio comunale, Mauro Marino, dell’assessore alla famiglia e ai servizi sociali, Stefano Lepri, e del direttore generale dell’A.S.L. 1, Mario Lombardo, è stata intitolata al Cardinale Anastasio Ballestrero la Residenza Sanitaria Assistenziale di via Plava 75.
“Il significato principale di questa iniziativa è la valorizzazione e la conservazione di un pezzo significativo della storia della nostra città - ha sottolineato Marino, durante il suo intervento - che avviene legando il nome di Ballestrero ad un luogo dove si coniugano umanità e solidarietà, tratti salienti del suo carattere, come tutti i torinesi gli hanno sempre riconosciuto”.
Il presidente del Consiglio comunale ha poi voluto ricordare come alla guida della diocesi torinese in anni difficili (crisi economica e ‘anni di piombo’) il cardinale Ballestrero: “partecipò a quel dialogo fra istituzioni civili e religiose che contribuì alla nascita di strategie vincenti per la crescita sociale, civile, economica e morale della città”.
Qualità riconosciute anche dal Cardinale Poletto che ha voluto rimarcare, nel suo intervento, le virtù umane del suo predecessore sottolineando come Ballestrero abbia saputo amare sinceramente e profondamente la città in cui visse da arcivescovo per tredici anni, dal 1977 al 1989.
La residenza di via Plava, è stata inaugurata nel 1999 e può ospitare 95 anziani non autosufficienti oltre ad essere attrezzata per offrire anche ricoveri di sollievo.
Ballestrero, nato nel 1913 a Genova e qui ordinato sacerdote nel 1936, è stato insegnante di teologia e, per un lungo periodo, Superiore dei Carmelitani Scalzi nel capoluogo ligure. Ha partecipato al Concilio Vaticano II e fu nominato arcivescovo di Bari nel 1973 e, poi, di Torino nel 1977, dove raccolse l’impegnativa eredità lasciata dal Cardinale Pellegrino. Venne nominato cardinale nel 1979 da Papa Giovanni Paolo II e lasciò la diocesi torinese nel 1989, per ritirarsi nel Monastero Carmelitano di Bocca di Magra in provincia di La Spezia.
(ML) - Ufficio stampa Consiglio comunale
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Torino, 18 Settembre 2004 |
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