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COMUNICATO
STAMPA |
IL PREFETTO VIETA L’UTILIZZO DI BOTTIGLIE DI VETRO ALL’APERTO IN ALCUNE ZONE DELLA CITTÀ |
Il Prefetto, sentito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ha vietato con ordinanze affisse oggi all’Albo Pretorio del Comune la vendita per asporto di bevande in bottiglia di vetro, il consumo delle stesse all’aperto e la detenzione in luogo pubblico di bottiglie vuote in quattro diverse zone della città. Le ordinanze saranno in vigore dal prossimo 21 giugno al 30 di ottobre.
Il provvedimento, vista la frequentazione in estate, gli affollamenti serali, notturni e nei giorni festivi ed il grande consumo di bevande in bottiglia al di fuori dei locali, è stato assunto per limitare i rischi derivanti dalla pericolosità delle bottiglie di vetro (spesso usate come strumenti di offesa). Le limitazioni previste riguardano Porta Palazzo, San Salvario, i Murazzi e la stazione di Porta Nuova.
A Porta Palazzo il divieto sarà in vigore dalle 19,30 alle 8 dei giorni feriali e per l’intera giornata nei giorni festivi e riguarderà l’area compresa tra via Cottolengo (da piazza della Repubblica a via Cagliero), via Lanino, via e piazza Borgo Dora, via Mameli, via San Simone e via Andreis, tutta la piazza della Repubblica, corso Regina Margherita dalla stessa piazza della Repubblica a via Cigna e corso Giulio Cesare tra la piazza ed il ponte Mosca.
A San Salvario, negli stessi orari, il divieto si estenderà tra corso Vittorio Emanuele II, via Nizza, via Madama Cristina e corso Marconi ed all’intera piazza Carlo Felice, mentre ai Murazzi l’orario andrà dalle 19,30 alle 8 di tutti i giorni e la zona interessata comprenderà gli stessi Murazzi, corso Cairoli, lungo Po Diaz, lungo Po Cadorna, piazza Vittorio Veneto, via Bava e via Vanchiglia tra la stessa piazza e corso San Maurizio e via Maria Vittoria da via della Rocca a lungo Po Diaz.
A Porta Nuova il divieto sarà invece in vigore per l’intera giornata e interesserà tutta l’area della stazione. Le sanzioni previste (art. 650 del Codice Penale) sono l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda di circa 200 €. (e.v.)
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