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COMUNICATO
STAMPA |
COPPOLA: IL MIGLIOR OMAGGIO PER KOSSUTH, PATRIOTA MAGIARO MORTO IN ESILIO A TORINO, SARA’ L’INTEGRAZIONE DELL’UNGHERIA NELL’UNIONE EUROPEA |
“Un patriota, un combattente per la libertà dei popoli ed un precursore dell’Europa unita “. Così il vice presidente del Consiglio comunale Michele Coppola ha ricordato Lajos Kossuth, dirigente dell’insurrezione nazionale magiara del 1848-49, nato a Monok nel 1802 e morto esule nella nostra città nel 1894. La cerimonia si è svolta oggi, per iniziativa del Consolato ungherese, davanti al monumento a Kossuth che sorge nell’aiuola Balbo. Tra i presenti, oltre al console generale d’Ungheria Tamàs Korsòs, il presidente della Fondazione Kossuth, Laszlo Mezei, e il console onorario Renato Martorelli.
“Più volte nella sua storia, il popolo ungherese – ha detto Coppola - ha saputo rappresentare un esempio di indipendenza e libertà, nella vittoria come nella sconfitta: con Kossuth nel XIX secolo contro il dominio absburgico, con Imre Nagy e Pal Maleter nel 1956, contro lo strapotere sovietico. Prima ancora i magiari, con Janos Hunyadi, Mathias Korvin e con i sovrani della dinastia Jagellona si erano battuti per secoli contro le aggressioni dell’Impero Ottomano verso l’Europa centrale”. Il vice presidente ha poi aggiunto che troppo spesso si dà per scontato il valore della libertà, dimenticando quanto essa sia talvolta pagata a caro prezzo
Coppola ha ricordato come in Lajos Kossuth e nell’insurrezione del 1848 si fossero fusi i valori del patriottismo e dell’amicizia tra i popoli oppressi: “A fianco degli insorti ungheresi – ha poi sottolineato – combatterono i volontari polacchi del generale Bem ed anche dei volontari italiani, così come non pochi furono gli esuli magiari che, spronati da Kossuth, si arruolarono con Garibaldi nel 1860 per la spedizione in Sicilia”.
“Onoriamo oggi – ha concluso il vicepresidente del Consiglio comunale – un patriota ungherese ed europeo, e un amico del popolo italiano. L’ormai prossima integrazione della libera Repubblica Ungherese nell’Unione Europea, passo importante nella ricomposizione di quell’identità europea spezzata per decenni dalla cortina di ferro, sarà il modo migliore per ricordare l’eredità morale lasciataci da Kossuth”.
(c.r.) - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Nella foto: un momento della cerimonia: da sinistra, Tamàs Korsòs, Michele Coppola e Laszlo Mezei
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