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COMUNICATO
STAMPA |
MOZIONE SULLA LOTTA ALLA PROSTITUZIONE APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE |
Questa sera il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione che riguarda il “Potenziamento della lotta allo sfruttamento della prostituzione”, presentata dai consiglieri Monica Cerutti e Domenico Gallo.
Il documento impegna il Sindaco e la Giunta comunale ad operare attraverso i rappresentanti nel Comitato Provinciale per la Sicurezza affinché vengano intensificate le attività d’indagine e di vigilanza, anche rispetto al “passaggio” delle persone sul nostro territorio, da parte delle Forze dell’Ordine per colpire le organizzazioni criminali che controllano il mercato della prostituzione nella nostra realtà, “a lavorare in ‘rete’ – cita la mozione – per ottimizzare le risorse coordinando gli interventi con la Provincia di Torino e con la Regione Piemonte, coinvolgendo i Consolati dei Paesi d’origine delle vittime del fenomeno e sollecitando l’attivazione di rapporti diretti con le Istituzioni di questi Paesi”.
Sono migliaia le donne migranti che si prostituiscono e sono sfruttate e che subiscono le violenze di sfruttatori, “maman” o fidanzati-padroni, mentre si arricchiscono le organizzazioni criminali che fanno della prostituzione e della tratta di donne, uomini, bambine e bambini la terza voce dei loro profitti, dopo il traffico di droga e di armi.
Da anni la sensibilizzazione del nostro paese sul tema ha fatto si che oltre 31mila donne chiedessero aiuto al numero verde nazionale contro la tratta e per molte di queste si sono aperte le porte di progetti di protezione sociale. Molti di questi progetti sono stati finanziati da Comune e Provincia di Torino grazie al lavoro svolto dalle relative Commissioni consiliari e Pari Opportunità.
Allo sfruttamento è legato anche il problema dell’emergenza salute, relativa alle malattie sessualmente trasmissibili, che coinvolge le donne e i loro clienti. Anche in questo caso è stato importante l’apporto delle Associazioni che, da anni, sul territorio assicurano interventi di prevenzione sanitaria, di informazione sulle malattie trasmissibili, e procedono al reinserimento delle donne nel mondo del lavoro e dunque nella società civile.
(G.S.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale
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