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COMUNICATO
STAMPA |
PRESENZA FEMMINILE IN LISTA ALLE PROSSIME ELEZIONI- I PARTITI POLITICI DI TORINO:ALMENO IL 30% SARA' RISERVATO ALLE DONNE |
Le elezioni provinciali e europee sono imminenti: ma quante saranno le donne presenti nelle liste dei partiti? Un interrogativo che è stato discusso stamani dalle Commissioni Pari Opportunità del Comune di Torino e della Provincia di Torino, presiedute da Monica Cerutti e Aurora Tesio, insieme ai Segretari provinciali dei Partiti politici .
La riunione si è svolta, presso la sala Carpanini a Palazzo civico, con all’ordine del giorno l’articolo 51 della Costituzione che ha introdotto il principio di pari opportunità tra donne e uomini al fine di stimolare in senso positivo processi di incremento della presenza delle donne nel mondo sociale e ancor più in quello politico.
I segretari dei partiti politici e le forze politiche hanno fornito le percentuali e alcuni dati relativi alla presenza femminile negli organismi decisionali della propria forza politica, comunicando le scelte che stanno adottando per la promozione della rappresentanza femminile nelle Istituzioni.
Al riguardo il Consiglio comunale ha votato lo scorso 2 febbraio la proposta di ordine del giorno sull’ applicazione della risoluzione del Parlamento Europeo sulle elezioni 2004 e la modifica dell’articolo 51 della Costituzione per una rappresentanza equilibrata fra uomini e donne.
Per il Nuovo PSI era presente il Segretario Provinciale Riccardo Nicotra che ha ricordato come nella Segreteria del Partito ci siano 3 uomini e 3 donne e che nelle prossime elezioni della Provincia presenteranno almeno 1/3 di presenza femminile nelle liste. I Democratici di Sinistra, presenti il Segretario Provinciale Rocco Larizza e il segretario Claudio Cerrato, hanno dichiarato che su 7600 iscritti ben 2278 sono donne e che nelle liste per le prossime elezioni il 33% sarà riservato alle donne. "Da anni i DS – ha dichiarato Cerrato – hanno scelto una quota pari al 40% di rappresentanza femminile all’interno del partito. Per le elezioni Provinciali l’obiettivo è di garantire almeno il 30% di donne nelle liste". Cristina Spinosa, Segretaria Provinciale dei Verdi ha precisato che lo statuto del suo partito contempla già un 50% di presenza al femminile, ovvero in qualsiasi organismo del partito c’è sempre un uomo e una donna; l’obiettivo per le prossime elezioni e di raggiungere anche per le liste un 50% di presenza femminile. Secondo Erica Botticelli, responsabile delle Pari Opportunità Provinciale di Alleanza Nazionale, la quota da riservare alle donne nelle liste elettorali non valorizza la presenza femminile in politica: "siamo contrari a questo strumento, le donne che meritano per capacità hanno tutte le possibilità di percorrere la strada della politica senza aiuti aggiuntivi, siamo per la meritocrazia".
Marilde Provera di Rifondazione Comunista ha sottolineato come le quote non siano un elemento di garanzia ma incentivano la possibilità di avviarsi sulla strada della politica. Negli Organi di Rifondazione almeno il 40 % è costituito da presenza femminile, la Segreteria di Torino formata da 5 persone ha due componenti donne al suo interno. L’UDEUR rappresentato da Susanna Fucini, componente della Segreteria cittadina torinese, è costituito in prevalenza da donne. Il Presidente nazionale del Partito – ha ricordato la Fucini – è una donna. I dati locali parlano chiaro: la segreteria cittadina è composta da tre donne e due uomini mentre in Consiglio comunale torinese la percentuale è del 100% ovvero di due consigliere su due. La Dottoressa Lojaconi, in rappresentanza di Forza Italia, ha dichiarato come il suo partito, non ha mai creduto alle quote da riservare per le donne anche se il dibattito è aperto sulla presenza femminile a livello istituzionale. Infatti a livello locale per le elezioni amministrative Provinciali e Comunali prossime, c’è una circolare di Forza Italia che invita a contemplare almeno il 30% di candidature per le donne. Ciro Argentino dei Comunisti Italiani ha ricordato che da anni il suo Partito ha inserito almeno il 43% di presenza femminile nei propri organismi sia a livello locale che nazionale: "Un’ accelerazione per colmare il gap storico che ancora esiste tra i due sessi". La Lega Nord – secondo il proprio rappresentante Dottor Calligaro – non si è mai posta il problema di pari opportunità al suo interno, visto che la presenza femminile è prevalente e determinante: " Le donne vivono di più il territorio rispetto all’uomo. Riteniamo però che le norme con cui vengono tutelate le pari opportunità debbano essere transitorie per non trasformare gli spazi in riserve indiane". A livello nazionale il 40 % del Consiglio del partito è costituito da donne mentre i parlamentari sono tra il 40 e 50%". Per la Margherita Michela Favaro ha sottolineato come il proprio statuto nazionale attribuisce almeno 1/3 di presenza femminile negli organismi e questo significa un impegno politico sempre maggiore alla candidatura femminile per le prossime elezioni, inoltre è da poco nato il Coordinamento femminile della Margherita proprio per sensibilizzare la presenza femminile in politica. Francesco Furchi, Segretario del Partito Repubblicano, ha concluso gli interventi dei partiti con una battuta: fosse per me in lista metterei il 90% di donne e solo il 10% di uomini, perché credo che le donne in politica abbiano davvero una marcia in più".
"In vista della prossima scadenza elettorale – hanno concluso Monica Cerutti e Aurora Tesio – in particolare per la Provincia di Torino, nonché per la maggioranza dei Comuni della stessa Provincia, abbiamo constatato come tra i partiti ci sia una nuova sensibilità alla presenza femminile nelle liste elettorali. E’ stato importante e positivo un confronto con le forze politiche per capire l’attuale situazione. I dati riportati sono di ottimo auspicio tali da dare una rappresentanza equilibrata fra uomini e donne nelle assemblee elettive risultanti dalla votazione. Adesso attendiamo una verifica a liste completate". (g.s.)
Ufficio Stampa del Consiglio comunale
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