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COMUNICATO
STAMPA |
UNA VIA DELLA CIRCOSCRIZIONE 3 E' STATA INTITOLATA A NINO SALVANESCHI |
La Circoscrizione 3 avrà da questa mattina, una nuova via intitolata al giornalista non vedente Giovanni Salvaneschi detto “Nino”, che dal 1951 al 1956 ricoprì l’incarico di Consigliere comunale a Torino, nato a Pavia il 3 dicembre 1886 e morto a Torino il 23 novembre 1968.
Durante la cerimonia avvenuta nella Scuola elementare “R. Dal Piaz” di corso D’Albertis, sono intervenuti Mauro Marino, presidente del Consiglio comunale, Michele Paolino presidente della Circoscrizione 3. Hanno partecipato Pier Luigi Berbotto scrittore, Dante Notaristefano presidente
dell’Associazione tra i Consiglieri già componenti il Consiglio comunale di Torino e Francesco Lo Grasso dell’Unione Italiana Ciechi.
Il presidente Marino ha voluto ricordare la figura dello scrittore per un’analogia. Nel 1952, durante un intervento in Consiglio comunale, Salvaneschi fece notare che l’intitolazione delle vie dovrebbe essere rivolta a persone nate in città o che abbiano avuto un rapporto con la stessa. A distanza di cinquantadue anni la Commissione toponomastica sta cambiando il regolamento con lo stesso principio. Inoltre ha aggiunto “La Città pone grande attenzione ai problemi dei non vedenti. Sono entusiasta della proposta, fatta dall’Unione Italiana Ciechi, affinchè un’opera delle Paralimpiadi 2006 venga intitolata a Luigi Braille.”
Invece Michele Paolino ha evidenziato “Ringrazio il Consiglio comunale per l’attenzione che pone al quartiere. Borgo San Paolo mette a disposizione della città la sua trasformazione da area industriale a luogo del vivere e dell’abitare.”
“L’Amministrazione è sempre attenta ai bisogni dei disabili e in particolare dei non vedenti. – ha sostenuto Francesco Lo Grasso - Salvaneschi divenuto cieco a 36 anni è stato un conduttore inflessibile e un grande sostenitore dell’istruzione e dei musicisti.”
Lo scrittore PierLuigi Berbotto ha ripercorso la figura dello scrittore “Una vita fervida di iniziative e pullulante di opere. Dovremmo calarci nella sua scrittura calda e sinuosa, che ha dato libri molto amati”.
Infine, Dante Notaristefano ha rievocato il consigliere “Un personaggio che riduceva tutto all’amore per questa città, anche se era nato a Pavia. E che ha scritto opere soffuse di alta spiritualità”.
La cerimonia si è conclusa con lo scoprimento della
targa.
(a.br.) Ufficio Stampa del Consiglio comunale
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