CITTA' DI TORINO - COMUNICATO STAMPA
APPROVATO IN SALA ROSSA IL REGOLAMENTO SUI REFERENDUM COMUNALI
E’ stato approvato, questa sera dal Consiglio comunale, presieduto da Mauro Marino, il regolamento sui referendum consultivo e abrogativo comunale. “Con questo strumento - ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Mauro Marino, i cittadini avranno la possibilità di dare voce alle loro richieste utilizzando il referendum abrogativo comunale”.

Hanno cosi votato: 31 a favore (D.S., Margherita, Verdi, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani; 12 contro ( Forza Italia, A.N. e Lega).

Il documento, presentato in aula, nasce da una proposta di Mauro Marino e dalla vicepresidente del Consiglio, Susanna Fucini, in base all’art.8 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n.267, recante il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, che riconosce allo Statuto del Comune la facoltà di prevedere Referendum comunali su richiesta di un adeguato numero di cittadini.

Il Referendum Consultivo indetto dal Consiglio comunale servirà a conoscere la volontà e l’ orientamento dei torinesi in merito a temi iniziative, programmi e progetti di competenza del Consiglio Comunale, mentre con il Referendum Abrogativo i cittadini potranno eliminare dall’ordinamento comunale, totalmente o parzialmente le delibere adottate dal Consiglio.

I cittadini ammessi a partecipare ai Referendum dovranno essere tutti residenti nel Comune iscritti nelle liste elettorali, ma anche coloro che siano iscritti da almeno 6 mesi nel registro della popolazione residente e che abbiano compiuto la maggiore età.

IL referendum dovrà svolgersi annualmente in una domenica compresa tra il 15 giugno ed il 15 luglio, mentre la propaganda referendaria sarà consentita dal 30 esimo giorno antecedente fino al giorno di venerdì precedente la data di votazione. La propaganda mediante affissione di manifesti e di altri stampati verrà riservata, in egual misura negli spazi allestiti, ai partiti politici, alle formazioni e ai gruppi politici rappresentati in Consiglio comunale e nei Consigli circoscrizionali, nonché ai promotori del referendum, che , entro il 34 esimo giorno antecedente alla data di votazione, ne abbiano fatto esplicita richiesta alla Segreteria Generale.

Il Referendum Consultivo sarà promosso con deliberazione del Consiglio comunale, precisando il quesito referendario ed inviato al Sindaco per gli adempimenti di competenza.

Il Consiglio potrà revocare la delibera con provvedimento adottato a maggioranza dei Consiglieri entro il 30 aprile dell’anno in cui è prevista la consultazione. Sulla base della deliberazione il Sindaco ritirerà l’atto di indizione del referendum eventualmente emanato.

Il periodo di svolgimento del referendum consultivo, qualora venga adottato entro il mese di febbraio, sarà nell’anno in corso. L’approvazione del provvedimento oltre tale data comporterà lo svolgimento del referendum nell’anno successivo.

Per quanto riguarda la promozione del Referendum Abrogativo potrà avvenire con richiesta presentata da almeno ventimila cittadini, che hanno i diritti di partecipazione popolare. Coloro che intenderanno procedere alla raccolta firme dovranno costituirsi, in numero non inferiore a dieci, in Comitato Promotore con un Presidente che ne assume la rappresentanza.

Il Comitato provvederà alla raccolta di almeno duemila firme valide prima della presentazione della richiesta di Referendum alla Segreteria Generale del Comune. Le successive firme per il raggiungimento del quorum minimo di 20 mila dovranno essere raccolte dopo l’ammissibilità della richiesta di Referendum Abrogativo.

L’ammissibilità della richiesta del Referendum Abrogativo sarà valutata, entro 15 giorni dal ricevimento degli atti, da un apposita Commissione comunale, della quale faranno parte il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio, il Difensore Civico, il Segretario Generale, il Direttore del Servizio Centrale Consiglio comunale.
Nell’anno in cui il Consiglio comunale viene rinnovato, in via ordinaria o straordinaria, non potranno svolgersi consultazioni referendarie.

Il risultato finale del Referendum sarà proclamato dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio comunale. Se l’esito del referendum abrogativo sarà favorevole all’abrogazione, totale o parziale, di una deliberazione del Consiglio comunale ed abbia partecipato alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto al voto, il Sindaco e il Presidente del Consiglio dichiarano l’avvenuta abrogazione che decorrerà dal giorno successivo a quello della proclamazione del risultato.

In caso di Referendum consultivo il Consiglio comunale prenderà atto del risultato ed assumerà le conseguenti motivate deliberazioni.(g.s.)

Torino, 24 Luglio 2003
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