CITTA' DI TORINO - COMUNICATO
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PIANO ESECUTIVO DI RECUPERO AMBIENTALE DI BASSE DI STURA, LA GIUNTA APPROVA, ORA VA ALL’ESAME DEL CONSIGLIO COMUNALE |
Un piano di recupero che interessa una vasta area della città, posta a nord sulle rive della Stura di Lanzo, per decenni utilizzata come cava o come discarica di lavorazioni industriali che ne hanno seriamente compromesso la qualità ambientale. Si tratta delle Basse di Stura, di cui la Giunta comunale (su proposta degli assessori Dario Ortolano e Roberto Tricarico) ha approvato il Piano esecutivo di recupero ambientale (Pera): un’area di circa 150 ettari che ricade interamente nel territorio della Circoscrizione 5, che si affaccia per tre chilometri sulla sponda destra della Stura, dichiarata su richiesta del Comune “sito d’interesse nazionale per le bonifiche” dal ministero per l’Ambiente.
Nel perimetro delle Basse di Stura incombono pesanti eredità delle attività industriali che vi gravitavano (e in parte vi gravitano tuttora): discariche di scorie industriali, ex cave di ghiaia, impianti di produzione di conglomerati bituminosi, discariche abusive, attività produttive a rischio, inceneritore di rifiuti industriali, sponde e fasce compromesse.
Il piano di recupero prevede la messa in sicurezza dell’area dal rischio di esondazioni, il monitoraggio delle attività inquinanti che ancora vi hanno sede e la bonifica delle aree inquinate.
La trasformazione dell’area prevede diverse tipologie di utilizzo e il progetto di riqualificazione che la interesserà al termine della bonifica è parte del grande progetto messo a punto dall’amministrazione comunale per la riqualificazione delle sponde fluviali in città, denominato “Torino Città d’Acque”.
Il Pera indica quattro ambiti:
Fluviale, di 495mila mq (circa un terzo dell’intera area);
Agricolo, di 328mila mq;
Attrezzato, di 441mila mq;
Tematico, di 263mila mq.
Il Piano prevede anche le modalità d’acquisto delle aree di proprietà privata da parte della Città.
(mm)
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