“Un segnale allarmante”. Così la presidente della Commissione consiliare per le Pari opportunità, Monica Cerutti, ha definito l’assenza di presenze femminili tra i dodici giovani indicati il 18 marzo scorso, dalla Conferenza dei capigruppo per la “cabina di regia” che lavorerà per la riattivazione della Consulta giovanile.
“Non metto in discussione l’autonomia di scelta da parte delle organizzazioni giovanili, che hanno individuato dei loro rappresentanti” ha precisato Monica Cerutti nella lettera inviata oggi all’Ufficio di presidenza del Consiglio comunale e ai Capigruppo, aggiungendo: “Registro tuttavia l’assenza di ragazze che possano contribuire alla ridefinizione della Consulta giovanile”.
Richiamando l’attenzione sul fatto che “tra le finalità statutarie del Comune vi è quella di agire attivamente per garantire pari opportunità di vita e di lavoro a uomini e donne”, Cerutti ha sollecitato le forze politiche ad “una riflessione affinché tra i giovani non si ripropongano quelle dinamiche che finiscono per allontanare le donne dalla partecipazione politica.”
Le attività della Consulta erano state sospese sin dai primi anni Novanta. Nei prossimi mesi la “cabina di regia”, in collaborazione con il Comune, opererà per definire i termini di una vera e propria ricostruzione di quest’organismo.
(c.r.)
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