Non è necessario attendere il 21 marzo per dire che è primavera. I viali alberati, spogli e con la chioma diafana e trasparente sino a pochi giorni addietro, hanno ora cambiato aspetto. La chioma è più scura e più piena, presto spunteranno le prime foglioline e le fioriture più precoci punteggeranno la rete di viali cittadini: è lo spettacolo delle fioriture bianche (con qualche soggetto indipendente rosso) degli ippocastani, rosa dei ciliegi da fiore, chiaro dei prunus, violetto degli alberi di Giuda, crema delle magnolie spoglianti.
I cespugli fanno la loro parte con il giallo della forsizia e della mahonia, il rosso della cydonia, il bianco della spirea e l’arancio delle azalee.
Il lavoro dei giardinieri
Da parte sua il Settore Verde Pubblico contribuisce ad allargare la gamma cromatica delle fioriture con il lavoro silenzioso dei suoi giardinieri che, iniziato prima dell’inverno, offre e mette in mostra adesso i suoi risultati.
Da quest’anno si possono osservare i primi risultati della semina autunnale di mini bulbose in corso Unità d’Italia e via Onorato Vigliani. Queste fioriture esauriscono il loro ciclo annuale in anticipo sul primo sfalcio dei tappeti erbosi, si moltiplicano da sole senza più intervento dell’uomo, gradatamente diffondendosi a macchia d’olio su uno spazio sempre maggiore. Tra qualche anno si dovrebbero avere in primavera le banchine inerbite policrome: verde del prato; bianco, violetto, arancione e giallo dei crocus; blu dei muscari.
I giardinieri inoltre stanno piantando nelle aiuole margheritine, viole, papaveri, primule, nontiscordardime; abbelliscono i ponti Isabella di corso Dante, Vittorio Emanuele I di piazza Vittorio e Regina Margherita con cas-sette fiorite.
La pacifica invasione di fiori
Nel contempo le bulbose maggiori, tulipani, giacinti, narcisi, fritillarie, stanno per fare la loro comparsa in altre aiuole, mentre le viole saranno collocate nelle fioriere di legno in piazza Castello in sostituzione delle eriche a fioritura invernale.
In totale la città sta per essere invasa da 220mila piantine a fioritura primaverile, a cui seguiranno quelle estive, autunnali e invernali.
Certo, tutto ciò costa. A titolo esemplificativo, per la sola fioritura primaverile la città spende, per la fornitura del materiale vegetale - senza conteggiare quindi i lavori preparatori del terreno, la messa a dimora e il costo del personale - la cifra di circa 30mila euro.
Le passeggiate in collina
Cosa invece non costa niente (o quasi) è l’opportunità offerta dalle passeggiate lungo decine di chilometri di sentieri che esplorano e intrigano la nostra collina da Moncalieri alla Maddalena, a Superga, a San Mauro e oltre ancora. Il Settore Verde Pubblico, d’intesa con gli Alpini e alcune associazioni ambientaliste, in particolare Pro-Natura, ha costruito e gestisce una rete di sentieri che ne consentono l’intera percorribilità, guidati all’occorrenza da planimetrie e descrizioni di percorsi e assistiti sul territorio da tabelle esplicative recentemente riposizionate e rinnovate anche nei contenuti storici, floristici, culturali.
(m.m.)
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