Questa mattina in Sala Orologio, a Palazzo civico, si è riunita la VI Commissione consiliare, presieduta da Pier Giorgio Crosetto, in seduta congiunta con la III Commissione presieduta da Santina Vinciguerra per discutere sulla prospettiva di chiusura della sede torinese dell’ENEA. Erano presenti gli assessori Tom Dealessandri e Dario Ortolano.
Il dibattito si è concentrato sui tagli alla ricerca che il Governo nazionale ha effettuato riducendo cosi i fondi destinati agli Enti, come ad esempio l’ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente).
“Le conseguenze di questi tagli – hanno dichiarato congiuntamente i presidenti Crosetto e Vinciguerra – rischiano di togliere alla città di Torino un segmento importante della ricerca. L’ENEA ne è un esempio ma le prospettive potrebbero coinvolgere altri Enti di ricerca cosi da determinare una pericolosa inversione di tendenza, visto che anche il CNR è commissariato”.
Attualmente l’ENEA non ha rinnovato il contratto di affitto presso l’Istituto Galileo Ferraris, in corso Massimo d’Azeglio e non ha più sostituito il personale tecnico scientifico amministrativo che è andato in pensione.
Durante il dibattito è emerso che il rischio maggiore, come già avvenuto per l’Istituto Sperimentale Nutrizione Piante, è che la Città sia privata di un ulteriore attività scientifica di alto livello, svolta sino ad oggi dal Centro di Consulenza Energetica, in particolare per il rivoluzionario Progetto Ignitor di Fusione Nucleare.
“A rischio – hanno fatto notare i due Presidenti di Commissione – ci sono non solo molti posti di lavoro, ma anche la qualità della ricerca sull’Energia Pulita e sulle fonti alternative”.
Al riguardo gli assessori Tom Dealessandri e Dario Ortolano hanno espresso la volontà di riprendere al più presto i rapporti con la Regione e la Provincia per riaprire un dialogo con il Governo sulla questione fondi destinati alla ricerca.(g.s.)
Ufficio Stampa del Consiglio comunale
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