CITTA' DI TORINO - COMUNICATO
STAMPA |
RAFFAELLO, MICHELANGELO, PERUGINO. DISEGNI DI 13 ARTISTI DEL CINQUECENTO ALLA BIBLIOTECA REALE DAL 17 DICEMBRE |
Martedì 16 dicembre, dalle ore 11,30 alle ore 13.00 i giornalisti potranno visitare il nuovo allestimento della mostra in anteprima presso la Sala Leonardo della Biblioteca Reale di Torino (piazza Castello, 191).
Insieme al celebre disegno con l'Autoritratto (1516) di Leonardo da Vinci, al manoscritto delle Très Belles Heures de Notre Dame (1390-1450), miniato dal grande maestro fiammingo Jan Van Eyck, e al Ritratto di ignoto (1476) di Antonello da Messina, due importanti opere del Museo Civico d'Arte Antica di Torino si potranno ammirare i disegni di 13 importanti autori del Cinquecento .
L'esposizione è promossa da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione dei Musei Civici di Torino, Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo, Associazione Torino Città Capitale Europea..
Le visite si svolgeranno il mercoledì pomeriggio e la domenica previa prenotazione al numero verde 800.32.93.29 e sul sito www.piemonte-emozioni.it.
Ulteriori informazioni rivolgendosi all'Associazione Torino Città Capitale Europea
011/439.05.55 torinocapitaleeuropea@virgilio.it fax 011/436.73.03
I Tre Capolavori
L’esposizione ruota intorno a tre grandi opere: il codice delle Très Belles Heures de Notre Dame (1390-1450), miniato da diversi artisti tra cui Hubert e Jan Van Eyck, il dipinto su tavola Ritratto di Ignoto di Antonello da Messina (1476), entrambi di proprietà del Museo Civico d’Arte Antica, e il disegno a sanguigna con l’Autoritratto di Leonardo da Vinci (1516?) della Biblioteca Reale di Torino.
Oltre all’altissima qualità delle opere, legami e consonanze storico artistiche uniscono i capolavori. Un primo tema è quello dell’ars nova fiamminga assai diffusa in Italia nel secolo XV, magnificamente esemplata nel codice miniato di Van Eyck e che sottende la ritrattistica di Antonello da Messina. Il ritratto permette inoltre di stabilire consonanze tra Antonello e Leonardo: l’attenzione all’introspezione psicologica dei personaggi investirà alla fine del secolo Leonardo da Vinci e alcuni suoi discepoli come Boltraffio, presente in mostra con il disegno Busto di Cristo giovane.
Il ruolo delle corti signorili dell’Italia settentrionale, tra Quattrocento e Cinquecento, caratterizza le tre opere nella diffusione di nuovi linguaggi figurativi. L’inclinazione per l’arte fiamminga lega infatti i duchi di Savoia con i marchesi di Saluzzo e i duchi di Milano Sforza che, infatti, nel 1476 richiedono Antonello a Milano e, dal 1482 al 1499, vogliono Leonardo a corte.
Raffaello, Michelangelo, Perugino e…
Il nuovo allestimento si concentra sull’apporto di 13 grandi maestri del disegno che rappresentano uno dei capitoli essenziali del Rinascimento italiano.
A partire dall’opera straordinaria di Leonardo da Vinci, il cui disegno diventa strumento di indagine critica della realtà e mezzo di ricerca scientifica, la mostra presenta opere di Michelangelo, di Raffello, di Parmigianino, del Pollaiolo, del Perugino, di Cesare da Sesto, di Bandinelli, di Giulio Romano, di Girolamo da Carpi di Salviati.
Il percorso permette si scoprire l’asprezza esasperata della condotta grafica di Michelangelo, la raffinatezza e la qualità stilistica di Raffaello, l’intensità del segno del Pollaiolo insieme all’indagine sul nudo avviata da Bandinelli, i trapassi luministici di Giulio Romano, la luminosità di Perino del Vaga e l’elegante vitalità del Parmigianino. L’itinerario propone l’intrecciarsi di tutti questi linguaggi, delle tendenze stilistiche che hanno nutrito e connotato l’evoluzione del disegno italiano del XVI secolo.
La lettura virtuale
La Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, finanziatrice nel 1998 della realizzazione e allestimento della Sala Leonardo, partecipa all’esposizione offrendo al pubblico la lettura virtuale delle Très belle Heures di Van Eyck e del Codice sul volo degli uccelli di Leonardo.
La Biblioteca Reale venne istituita da Carlo Alberto di Savoia Carignano nel 1837 e collocata in stretta relazione con l’intero complesso del Palazzo Reale. Il Salone monumentale fu disegnato dall’architetto di corte Pelagio Palagi che la rivestì di preziose scaffalature a doppia altezza e fece dipingere le volte dai pittori Moja e Trefogli con soggetti a monocromo raffiguranti le Scienze e le Arti.
Apertura dal 17 dicembre 2003
Domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17,20)
Mercoledì dalle 14 alle 18 (ultimo ingresso ore 17,20)
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato chiuso.
Prenotazioni e informazioni
n° verde 800 329 329 e via internet su www. piemonte-emozioni.it
Prenotazione consigliata al pubblico e obbligatoria per gruppi e scuole (accettazione fino a martedì ore 10 per mercoledì e sabato ore 10 per domenica).
Visite guidate della durata di 40 minuti con partenza ogni 20 minuti.
La biglietteria è ubicata a Palazzo Madama (piazza Castello)
Intero € 5,00
Ridotto € 2,50
Libero accesso con Abbonamento Musei 2003 (fino al 31 dicembre) e Abbonamento Musei 2004, Torino Card 48h e 72h
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