Questo mattina, a Palazzo civico in sala Orologio, si è riunita la VI Commissione consiliare , presieduta da Pier Giorgio Crosetto, , per ascoltare il Direttore di AEM Torino, Ing. Roberto Garbati, sulle politiche energetiche dell’Azienda Energetica Metropolitana. Erano presenti gli assessori Dario Ortolano e Roberto Tricarico.
Nella sua introduzione il Direttore di AEM Torino, Ing. Garbati, ha specificato come il Gruppo ( che ha visto salire il suo volume d’affari dai 212 milioni di euro del 1999 ai 502 milioni di euro con un utile operativo di 77 milioni di euro nel 2002) voglia affermare la propria leadership nell’area Nord Ovest, diventando nel contempo un operatore di rilievo del settore energetico nazionale.
In particolare sono stati illustrati i piani di sviluppo dell’azienda che prevedono nel triennio 2003 – 2005 un investimento di 400 milioni di euro finalizzati al completamento dell’impianto idroelettrico di Pont Ventoux- Susa e del nuovo ciclo combinato di Moncalieri oltre che allo sviluppo del teleriscaldamento.
I due impianti che entreranno in funzione nella prima metà del 2005 e consentiranno ad AEM Torino di servire tutti i propri 540 mila clienti torinesi:
- Pont Ventoux – Susa ( l’impianto idroelettrico più grande in costruzione in Europa) avrà una potenza installata di 158 MW e produrrà circa 450 GWh all’anno.
- nuovo ciclo combinato di Moncalieri avrà una potenza termica di 220 MW e una potenza elettrica di 390 MW con un rendimento elettrico del 57%%.
Sul fronte del teleriscaldamento AEM Torino prevede di ampliare la volumetria allacciata espandendosi in aree densamente popolate quali la zona San Paolo e Crocetta (Progetto Torino Centro) passando dagli attuali 28 milioni di metri cubi a 39 milioni di metri cubi entro la stagione 2006 / 2007.
Al riguardo gli assessori Ortolano e Tricarico hanno ricordato come la Città di Torino sia all’avanguardia sulle questioni energetiche. Ad esempio Torino è una delle tre città in Italia ad avere un Centro per la ricerca risorse energetiche ( studi per l’energia all’idrogeno) , altro dato importante e che è una delle città che ha deciso di investire su impianti ad energia alternativa, mentre è significativo il rapporto di riscaldamento alimentato all’ 80% dal teleriscaldamento e metano e solo il 20 % da impianti a carbone e gasolio.
“E’ necessario – ha concluso Pier Giorgio Crosetto - valorizzare le politiche energetiche. Il nostro impegno sarà quello di promuovere a tutti i livelli istituzionali competenti l’allargamento del teleriscaldamento. Torino è oggi la seconda città più teleriscaldata d’Italia, nel giro di tre anni, secondo l’AEM Torino, sarà la prima in Italia E questo è un risultato senz’altro positivo”.(g.s.)
Ufficio Stampa del Consiglio comunale
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