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COMUNICATO
STAMPA |
TORNA IN FUNZIONE LA FONTANA DEI MESI |
Al Parco del Valentino, dopo quattro mesi di chiusura per lavori di manutenzione, torna a funzionare l’ottocentesca Fontana dei Mesi.
Gli interventi - curati dal settore Edifici per la Cultura del Comune di Torino in collaborazione con AEM Torino - hanno riguardato la pulizia dei getti d’acqua verticali e dei conchiglioni laterali, la sostituzione di alcune parti del congegno di scarico generale, la revisione dell’impianto di illuminazione della cascata e il restauro del putto inserito nel gruppo scultoreo che rappresenta il fiume Po, a cui è stata riattaccata una mano.
"Non è stato semplice restituire alla fontana la piena funzionalità – commenta l’architetto Leonardo Mastrippolito, responsabile di Monumenti e Fontane per il settore comunale Edifici per la Cultura – perché abbiamo dovuto ricostruire congegni originali e inserirli in meccanismi delicati e con più di cento anni di vita".
Oggi, dopo gli interventi di restauro, l'opera in cemento con zampilli e giochi di luce - realizzata nel 1898 per abbellire l’ingresso dell’Esposizione nazionale in occasione delle celebrazioni per cinquantenario dello Statuto Albertino - si presenta come centocinque anni fa, funzionante in tutti i particolari.
La fontana dei Mesi - il cui progetto è stato realizzato da Carlo Ceppi - è una grande vasca ovale in cui precipita una spumeggiante cascata ed è sovrastata da una terrazza popolata da statue che rappresentano i dodici mesi e i fiumi piemontesi: le tre Sture nude di Giacomo Cometti che giocano attorno a una ruota di mulino, un barbuto Po di Luigi Contratti e una Dora pastorella di Edoardo Rubino, di Cesare Reduzzi è il Sangone che osserva due amanti assetati.
Il prossimo 20 settembre, svuotata la vasca, la fontana sarà trasformata in palcoscenico per uno spettacolo teatrale che durerà mezz’ora e sarà replicato più volte nel corso della stessa giornata, fino alla tarda serata.
Intitolata "Laundrette soap", la rappresentazione sarà messa in scena dalla Compagnia teatrale O zoo no e patrocinata da Comune di Torino, Provincia di Torino e Regione Piemonte. (mge)
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