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COMUNICATO
STAMPA |
ROM E CGIL, DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE LEPRI |
L’assessore all’Assistenza Stefano Lepri ha rilasciato la seguente dichiarazione.
In risposta al comunicato stampa della CGIL Piemonte del 25 febbraio 2003, si precisa che la famiglia bosniaca di cui si parla non è mai stata autorizzata, dall’apposita Commissione nomadi del Comune di Torino, a sostare nel campo nomadi di Strada dell’Arrivore. L’iniziativa della Polizia municipale nei confronti di questo nucleo familiare rientra pertanto nelle normali e costanti attività di controllo, tese ad evitare insediamenti “abusivi” nei campi.
Il Comunicato CGIL denota, poi, imprecisione e confusione: si dovrebbe infatti sapere che il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale dipende da Tribunali, Questura e non dall’Amministrazione comunale. Quest’ultima dispone invece autorizzazioni e revoche di sosta nei campi attrezzati, in applicazione del Regolamento approvato dal Consiglio Comunale.
Appare dunque incredibile che si accusi l’Amministrazione comunale di voler “cacciare la famiglia bosniaca, forse a causa della loro disabilità?”, sorvolando invece sulla ragione vera e ben conosciuta dallo stesso sindacato, cioè l’assenza di qualsiasi autorizzazione alla sosta.
Occorre riaffermare che una civile e fruttuosa convivenza con le popolazioni immigrate, e anche con i rom, passa per il rigoroso rispetto delle norme da parte di tutti, anzitutto da parte degli Uffici comunali competenti.
Ciò premesso, si concorda nel ritenere che casi come quello segnalato - dove appare evidente la particolare situazione di sofferenza e difficoltà, specialmente dei minori - richiedano un’attenta valutazione e una speciale attenzione.
(m.m.)
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