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COMUNICATO
STAMPA |
PALAVELA: VIA IL PALAZZO, RESTA LA VELA |
PRESENTATO STAMATTINA A PALAZZO CIVICO IL PROGETTO
PER IL NUOVO IMPIANTO OLIMPICO DESTINATO AL PATTINAGGIO
La nuova struttura destinata ad ospitare, per le Olimpiadi invernali del 2006, le gare di pattinaggio artistico e di pattinaggio veloce sorgerà letteralmente all’ombra della grande “vela” di cemento armato dell’attuale PalaVela.
Il caratteristico edificio, che copre un’area di 16mila metri quadrati e svetta da un quarantennio nell’area verde di “Italia ‘61”, tra via Ventimiglia e corso Unità d’Italia, sarà infatti interamente “svuotato”, con l’asportazione delle grandi superfici vetrate e delle poche strutture perimetrali.
Sotto la “Vela”, messa a nudo nella sua plastica imponenza, sarà edificato uno stadio del ghiaccio con 9.500 posti a sedere. La nuova struttura avrà una sua copertura autonoma - in metallo - estesa su 8mila metri quadrati. Allo stesso modo, l’impianto sportivo sarà strutturalmente separato dalla vecchia “vela”, consentendo quindi di rispettarne l’originale equilibrio statico.
Questi i tratti essenziali del progetto da 25 milioni di Euro presentato stamattina a Palazzo Civico ai consiglieri delle Commissioni olimpica (presidente Gavino Olmeo), II (Domenico Mangone) e V (presidente Paola Monaci). Alla riunione ha preso parte anche l’assessore allo sport Renato Montabone, mentre a rappresentare il gruppo dei progettisti (di cui fa parte l’architetto Gae Aulenti) sono stati l’ingegner Arnaldo De Bernardi e l’architetto Silvio Basso.
“La struttura a vela che verrà conservata è ancora oggi, a più di quarant’anni dalla sua realizzazione, considerata d’avanguardia a livello internazionale – hanno spiegato i progettisti, specificando inoltre che “le grandi superfici vetrate non sono più rispondenti alla normativa attuale e sostituirle con vetri a norma comporterebbe, data la curvatura delle pareti verso l’esterno, un peso e quindi una spinta insostenibili per la struttura”.
Tutte le strutture esistenti oggi, ad eccezione della “vela”, saranno pertanto smantellate. Il nuovo impianto per gli sport su ghiaccio si svilupperà con una pianta esagonale, su 3 livelli di gradinate disposti intorno alla “vasca” centrale. La gradinata intermedia sarà realizzata in metallo e non in cemento, per consentirne un eventuale smontaggio in futuro, nel caso si volesse realizzare (in fase post-olimpica) una soletta per suddividere su due piani “autonomi” l’impianto, differenziandone l’uso.
Secondo l’Agenzia Torino 2006, il primo lotto dei lavori, corrispondente allo smantellamento delle vetrate e al rifacimento dell’impermeabilizzazione (risalente al ’66) della vela, “potrà essere appaltato a maggio-giugno, mentre il secondo lotto (la costruzione del nuovo impianto) a settembre-ottobre di quest’anno”. L’intenzione è di avere “l’impianto disponibile (per la parte da utilizzare per le gare) a gennaio 2005”.
Le attrezzature sportive tuttora presenti nel PalaVela, secondo quanto ha spiegato l’assessore Montabone, saranno ricollocate altrove: ad esempio, la palestra di arrampicata troverà posto in una struttura di via Braccini.
Nel dibattito hanno preso la parola anche i consiglieri Cuntrò, Crosetto, Levi Montalcini e Dell’Utri.
(c.r.)
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