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COMUNICATO
STAMPA |
IL PROGETTO ABILITA: PERCORSI DI INTEGRAZIONE TRA IL SISTEMA DELLE IMPRESE ED I DISABILI |
Sono stati presentate oggi nel corso di un seminario nell’ambito del salone “Ability” le ricerche e la proposta di costituzione di un Centro Servizi del progetto Abilita, progetto comunitario “Equal” che nasce dalla necessità di sostenere e se possibile migliorare la condizione lavorativa delle persone disabili inserite nelle aziende.
Il diritto al lavoro per i disabili è tutelato in Italia dalla legge 68/99, che stabilisce l'obbligo, per le aziende pubbliche e private, di assumere persone con disabilità, secondo quote proporzionate al numero complessivo dei dipendenti.
Ma anche in un quadro di generale orientamento all'integrazione tra i più avanzati in Europa, i problemi rimangono evidenti. E' infatti necessario un lavoro continuo sia sul piano culturale contro stereotipi tuttora diffusi che su quello della formazione e per la creazione di servizi mirati.
La Città, per lo sviluppo e la realizzazione del progetto, ha creato un’Associazione Temporanea di Imprese con diverse importanti realtà del mondo imprenditoriale, della cooperazione, dell’associazionismo e della Formazione oltre alla Provincia e ai Dipartimenti di Salute Mentale delle ASL 3 e 4 di Torino. Il progetto prevede anche una partnership transnazionale con L’Agenzia Regionale per l’inserimento Lavorativo di soggetti disabili di Charleroi (Belgio) e l’Associazione Regionale per la salvaguardia dei bambini degli adolescenti e degli adulti di Tolosa (Francia).
E' partner del progetto anche il Co.R.E.R.H. (Coordinamento Regionale Enti Riabilitazione Handicap) della Liguria.
Gli strumenti utilizzati sono la re-ingegnerizzazione dei processi aziendali attraverso analisi, ricerche e interviste su disabili e aziende (anche mediante screening della documentazione esistente), il supporto alla crescita professionale attraverso la formazione di tutor specializzati, la progettazione di un centro servizi anche on-line con la sperimentazione di vari strumenti di confronto, il supporto alla valorizzazione professionale dei disabili attraverso un tavolo per l’analisi delle competenze, l’elaborazione degli strumenti di monitoraggio e sperimentazione su tutti i tipi di disabilità (casi in crisi, casi da ricollocare, casi iscritti al collocamento mirato), la sensibilizzazione ed il superamento degli stereotipi con elaborazione di strumenti di certificazione della qualità degli inserimenti, la promozione del telelavoro, la gestione di un Call Center di pronto intervento, la sperimentazione di uno sportello di confronto per le aziende e la definizione delle “buone pratiche” a livello europeo per quanto riguarda l’identificazione dei profili professionali per l’inserimento ed il mantenimento del posto di lavoro dei disabili.
I risultati attesi sono invece la creazione di un protocollo delle buone prassi, l’attivazione e sperimentazione di un centro servizi di consulenza per le aziende ed i disabili già collocati al lavoro (verificando l’impatto che le diverse politiche attive di inserimento hanno prodotto ed individuandone i fattori di forza e debolezza), l’Implementazione del lavoro di rete e l’istituzione di un call center.
La durata prevista per il progetto è di trenta mesi a partire da settembre del 2002, data in cui si è iniziato. (e.v.)
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