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COMUNICATO
STAMPA |
PASSARE AL METANO OGGI È PIÙ FACILE |
Il 22 ottobre inizierà il blocco delle auto non ecologiche sul territorio metropolitano, come indicato dal Piano di Azione della Provincia di Torino. Il blocco interessa i mezzi non catalizzati e si attua tutti i mercoledì e i giovedì dalle ore 8 alle ore 18,30 fino al 31 marzo. Il ministero per l’Ambiente, in accordo con alcune grandi città italiane e con realtà rappresentative del mercato come la Fiat e l’Unione petrolifera, ha lanciato una campagna per la sostituzione dei mezzi non catalizzati utilizzati da imprese, enti, piccoli imprenditori con mezzi a metano o bi-fuel. Riproponiamo i contenuti dell’accordo e le novità dell’ultimo mese, come l’accordo tra Fiat, Comune e Provincia di Torino per stabilire ulteriori sconti sui mezzi a metano e la legge del luglio scorso con la quale la Regione Piemonte applica ulteriori sconti ai tassisti che cambiano la propria vecchia auto.
Sono tante le persone che, per lavoro, stanno per tutto il giorno al volante del proprio mezzo: autotrasportatori, tassisti, artigiani, commercianti. Furgoni, camioncini, automobili, alimentati soprattutto a gasolio; in buona parte sono di recente immatricolazione, e quindi con motore ecodiesel. Ma restano in gran numero gli automezzi assai avanti con l’età, sprovvisti di marmitte catalitiche: fanno parte di quel 20 per cento del “parco viaggiante” ormai definito con l’infamante attributo di “non ecologico”. Quei generatori di fumo e gas che, secondo gli esperti in tecnologie a basso impatto ambientale, producono una quantità di polveri pari a cento volte la quantità emessa da un’auto a benzina verde.
I non ecologici che producono reddito si possono sostituire
Secondo la Provincia di Torino, sono 6500 i veicoli utilizzati da imprese e aziende del suo territorio che rientrano nella tipologia dei «non ecologici». Si tratta di strumenti di lavoro che producono reddito, permettono a tante persone di lavorare e fanno «girare» l’economia di un’intera comunità; compagni insostituibili dell’ambulante che va al mercato, del tassista in cerca di passeggeri, del «padroncino» che effettua consegne in città. Come conciliare la difesa della salute pubblica, che impone la scelta di introdurre restrizioni alla circolazione dei mezzi non ecologici in nome della qualità dell’aria, con le ragioni di chi utilizza tali mezzi per lavorare?
Il Progetto Metano
La risposta a questa domanda è arrivata con l’accordo, siglato nel 2002, tra ministero per l’Ambiente, Fiat e Unione petrolifera, promosso da una rete di Comuni italiani guidati dalla Città di Torino, città capofila del «Progetto Metano». Con questo accordo, il ministero ha stanziato 244 milioni di euro da spendere entro il 2005 per offrire incentivi economici a quanti - artigiani, tassisti o commercianti, enti pubblici e aziende private - intendano sostituire il proprio vecchio veicolo con uno nuovissimo a metano. Da canto suo, Fiat si è impegnata a proseguire nella ricerca sul metano per autotrazione, ampliando nel contempo la gamma dei modelli disponibili, mentre l’Unione petrolifera si adopererà per ampliare la rete di diffusione del metano, accanto a quella dei normali carburanti.
L'incentivo previsto per le vetture è pari a 2500 euro, per i veicoli commerciali destinati al trasporto merci l'incentivo varia da 1500 a 6500 euro a seconda della classe e della dimensione.
- Vetture (M1) per tutte le categorie dei soggetti beneficiari 2500 Euro (detax)
- Veicoli commerciali (N1) fino a 1700 kg PTT 1500 Euro (detax)
- Veicoli commerciali (N1) da 1701 kg a 2200 kg PTT 1850 Euro (detax)
- Veicoli commerciali (N1) da 2201 kg a 3500 kg PTT 2500 Euro (detax)
- Veicoli commerciali (N2) da 3501 kg a 5000 kg PTT 4000 Euro (detax)
- Veicoli commerciali (N2) da 5001 kg a 6500 kg PTT 6500 Euro (detax)
I soggetti beneficiari degli incentivi ad oggi disponibili, pari a 11 milioni di euro, sono:
- aziende che gestiscono servizi integrativi e complementari al trasporto pubblico locale, aziende che gestiscono flotte di autoveicoli in servizio pubblico e privato, compresi i servizi di car sharing;
- aziende o singoli imprenditori che gestiscono servizi di trasporto pubblico di piazza (taxi), servizi di noleggio con conducente, altri servizi di noleggio tra cui il noleggio di breve termine senza conducente ed il noleggio di lungo termine;
- aziende ed imprenditori privati del trasporto professionale e della distribuzione urbana delle merci, cioè gli operatori dei settori del commercio, dell'artigianato e dell'industria, nonché le aziende di logistica.
Le categorie di veicoli oggetto del finanziamento sono:
* Vetture (M1) per utilizzo Taxi;
* Vetture (M1)/veicoli commerciali (N1/N2) destinati al servizio di noleggio (con o senza autista);
* Vetture (M1)/veicoli commerciali (N1/N2) destinati alle attività commerciali ed artigianali;
* Vetture (M1)/veicoli commerciali (N1/N2) destinati ai servizi complementari ed integrativi al TPL;
* Veicoli commerciali (N1) per il trasporto merci urbano < 3.5 t;
* Veicoli commerciali (N2) per il trasporto merci urbano > 3.5 t e < 6.5 t.
I veicoli devono essere acquistati o acquisiti in leasing, di nuova immatri-olazione, con alimentazione a metano dedicata oppure bifuel (metano-benzina). Il venditore riconosce all'acquirente del veicolo il contributo previsto direttamente come sconto al momento dell'acquisto. Sono ormai cinque i costruttori, ad oggi, ad avere in listino veicoli a metano (Citroen, Fiat, Iveco, Opel, Volvo).
Ulteriori incentivi per tassisti
La Regione Piemonte si inserisce in questo scenario incrementando l’offerta di incentivi per i tassisti. Con la legge regionale n°14 del 2 luglio scorso, la Regione Piemonte prevede incentivi fino al 20 per cento, con un massimo di 4200 euro, per l'acquisto di veicoli nuovi ad uso taxi e ulteriori 2000 euro se tale vettura è elettrica o a metano, mono o bi-fuel.
Scegliere il metano conviene
Optando sempre di più per il metano, i vantaggi per l’ambiente sono evidenti: il metano non produce micropolveri e contiene in quantità irrilevanti sostanze dannose per la salute. Per l’acquirente, la possibilità di circolare sempre, sia negli eventuali giorni di blocco del traffico a targhe alterne, sia durante le domeniche ecologiche, togliendosi i fastidi dei bollini blu semestrali. Per non parlare del vantaggio di liberarsi di un mezzo che «non ce la fa più» e richiede continui interventi dell’autoriparatore.
Le auto a metano inoltre possono accedere e sostare in tutte le autorimesse, anche sotterranee (lo dice il decreto del ministero dell’Interno del 01/02/86, pubblicato su G.U. n. 38 del 15/02/86).
Aumentano i punti di distribuzione
Intanto, stanno aumentando grazie al Progetto Metano i punti di distribuzione in città e in provincia. A Torino sono al momento due, in via Botticelli e in via Gorini, mentre entro novembre si apriranno due nuovi impianti: in strada Cuorgné e in via Sansovino. In provincia sono cinque: a Carmagnola (l’unico esistente fino a un anno fa), a Chieri, a Caluso, a Villastellone e a San Benigno (l’ultimo, aperto da metà settembre). Di prossima apertura l’impianto di Caselle (frazione Mappano). Altri 18 impianti sono in vari stadi di realizzazione o progettazione.
Per diffondere con più efficacia i vantaggi del Progetto Metano, il Comune di Torino e la Fiat hanno firmato con la Provincia di Torino un accordo che prevede, oltre agli incentivi di Progetto Metano, ulteriori sconti per i veicoli commerciali Fiat per gli aderenti alle Associazioni di Categoria firmatarie.
E per i privati?
Anche per i privati sono previsti incentivi per passare al metano: 1500 euro per l'acquisto di veicoli a metano o gpl mono o bi-fuel e 650 euro la trasformazione a metano o gpl di veicoli entro un anno dall'immatricolazione.
Gli incentivi per trasformazioni di auto immatricolate tra il 1988 e il 1995 (sempre a persone fisiche), previsti dalla Convenzione firmata a Parma nel 2000, sono al momento terminati. La Città di Torino è impegnata a sollecitare il rifinanziamento da parte del ministero.
Per informazioni è possibile telefonare al numero verde Informambiente 800 018235, oppure rivolgersi al Progetto Metano – Settore Ecoprogetti della Città di Torino - via Corte d’Appello 14/D - tel. 011.4424062. Su internet, informazioni alla pagina www.comune.torino.it/progettometano.
(mm)
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