Torna all'indice Comune di Torino Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA
IL COMUNE APPOGGIA LE RICHIESTE DEI LAVORATORI ESPOSTI AI RISCHI DA AMIANTO
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L’Assessore Dealessandri, in rappresentanza del Sindaco e della Giunta Comunale, ha ricevuto stamani una delegazione di lavoratori e delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL che hanno manifestato davanti a Comune e Prefettura contro il collegato alla finanziaria 2004 che toglie ai lavoratori che operano a contatto con l’amianto una serie di istituti e di diritti pensionistici maturati negli anni.
Il maxi decreto legge, all’articolo 47, prevede infatti che dal 1° ottobre del 2003 si riduca (per recuperare risorse economiche) da 1,50 a 1,25 il moltiplicatore utilizzato per calcolare le prestazioni pensionistiche e che lo stesso moltiplicatore si applichi solamente per determinare il rendimento economico della pensione senza dare luogo all’anticipo della stessa, come invece era fi-nora. Questo nuovo meccanismo comporta che tutti coloro che avevano maturato il diritto alla pensione anticipata lo perdono, coinvolgendo anche i lavoratori in mobilità che su questo requisito avevano fondato il loro diritto alla pensione. La modifica introdotta prevede anche un’esposizione all’amianto per un periodo non inferiore a 10 anni con la determinazione di un apposito coefficiente, che viene reso retroattivo anche al periodo precedente il 1 ottobre cancellando ulteriori diritti già maturati, e la limitazione dei benefici previdenziali ai soli iscritti INAIL con l’esclusione dei lavoratori delle ferrovie, marittimi e del pubblico impiego creando trattamenti diversi per lavoratori nelle stesse condizioni di esposizione.
Nell’area torinese questo provvedimento del Governo coinvolge centinaia di lavoratori, molti dei quali già in mobilità da aziende in crisi o addirittura già chiuse, quali ILVA, AST, Savigliano, Mandelli, Lucchini, Ferrero, FLEXIDER, MAFF.
L’Assessore ha condiviso le forti preoccupazioni dei lavoratori e del sindacato garantendo l’impegno del Sindaco e della Giunta nel sollecitare il Governo a ritirare l’articolo 47 del Decreto Legge, portandone la discussione in Senato nell’ambito dei Disegni di Legge sulla materia che sono in corso di esame. “Se questa impostazione non sarà mnodificata” ha dichiarato Dealessandri, “oltre alla violazione di diritti acquisiti si mettono in discussione piani di ristrutturazione e gestione delle crisi faticosamente raggiunti e concordati con la Regione Piemonte e con lo stesso Governo”. (e.v.)


Torino, 9 Ottobre 2003
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