Da giovedi 2 maggio, in piazza Cln, due aderenti
al Conafi, il Coordinamento nazionale comitati vittime fallimenti
immobiliari, faranno lo sciopero della fame per sollecitare interventi
legislativi che sanino l'attuale carenza legislativa in materia
di fallimenti immobiliari.
L'Italia e l'unico paese europeo dove in caso di fallimento il
rischio di Impresa ricade sul cittadino; puo quindi capitare
a chiunque di trovarsi a dover riacquistare la casa o a perdere,
con i soldi, l'investimento immobiliare effettuato.
L'Assessore alla Casa del Comune di Torino,
Roberto Tricarico, questa mattina ha incontrato i manifestanti,
cui ha espresso la propria solidarietà e quella del Sindaco
Sergio Chiamparino contro la Legge in vigore che ha definito
"un mostro giuridico che uccide i risparmi delle
famiglie trasferendo il rischio di impresa dalle banche agli
acquirenti, che non godono di alcuna tutela normativa. L'augurio
e che la condivisione della protesta da parte di tutte le forze
politiche si trasformi in un urgente provvedimento legislativo
che ponga rimedio a questa ingiustizia".
Conafi e Assocond (Associazione condomini)
chiedono che:
. sia approvata in tempi brevi una legge che tuteli il cittadino
nell'acquisto della casa. Attualmente giacciono in parlamento
nove proposte di legge.
. che il governo emani un decreto d'urgenza di sospensione delle
aste immobiliari
. siano attivati meccanismi di solidarieta' per sanare la situazione
in
essere (attualmente il problema coinvolge 200.000 famiglie italiane)(m.m.)
Torino, 2 maggio 2002 |