Dopo la circolare Garante per la privacy Stefano
Rodotà, che limita il regime di pubblicità e
di accesso agli atti anagrafici e dello Stato civile, l'Assessore
Beppe Lodi dichiara che:
"Era ormai tradizione consolidata la
trasmissione giornaliera ai quotidiani dei dati relativi ai "nati"
e ai "morti" della Città per la pubblicazione
degli stessi.
Tale consuetudine accomunava i cittadini nella
felicità e nel dolore, dando la possibilità a tutti
di sentirsi parte di una comunità.
Purtroppo, il Garante per la privacy Stefano
Rodotà, con apposita circolare, ha fornito precise indicazioni
circa il regime di pubblicità e di accesso degli atti
anagrafici e dello Stato Civile e ha ritenuto che tale prassi
fosse illegittima, dando disposizioni affinchè cessasse.
E' necessario, pertanto, che anche il Comune
di Torino ottemperi a quanto disposto allineandosi al comportamento
già in uso da tempo negli altri grandi Comuni".(m.c.)
Torino, 31 luglio 2002 |