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COMUNICATO STAMPA
IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI TRA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI E BISOGNI DEL CITTADINO

Si è svolto questa mattina a Palazzo Civico il convegno "La riforma dei servizi pubblici locali alla luce della finanziaria 2002 e della normativa comunitaria".
L'incontro, promosso dal presidente del Consiglio comunale, Mauro Marino e dal presidente dell'Agenzia per i servizi pubblici locali, Carlo Foppa, ha inteso analizzare il ruolo delle autonomie locali tra i maggiori poteri di regolazione e programmazione prefigurati dalle nuove normative, come la legge finanziaria 2002, e le sfide derivate dalla liberalizzazione dei servizi pubblici, con il regime di concorrenza determinato dalle privatizzazioni.

Al convegno hanno preso parte numerosi consiglieri comunali e assessori. I lavori sono stati introdotti da Mauro Marino, che nel suo intervento di presentazione ha sottolineato il fondamentale ruolo dell'Agenzia per i servizi pubblici locali, costituita nel 1997 come strumento di monitoraggio e di intervento da parte del Comune, ed in particolare della sua assemblea elettiva, su servizi essenziali come acqua potabile, energia elettrica, igiene urbana, gas, trasporti pubblici.

"Le funzioni di regolamentazione che sono proprie dell'ente pubblico" sottolinea il presidente " sono una garanzia per il cittadino-utente. Basti pensare all'importanza dei contratti di servizio e del controllo sugli standard qualitativi. Parliamo di servizi che, anche laddove non siano gestiti direttamente dall'ente pubblico, devono essere orientati sull'utente. E il Consiglio comunale, organo istituzionale espressione della cittadinanza è la sede più adatta per cercare di cogliere i bisogni della collettività ed individuarne le possibili soluzioni, in base naturalmente ai principi di efficienza, efficacia ed economicità. Quella di oggi " ha aggiunto Marino" è stata la prima tappa di un percorso di riflessione che ci porterà anche ad un momento di confronto pubblico con i cittadini e con le aziende erogatrici dei servizi."

Rifacendosi ad alcuni passi della relazione svolta dal professor Carlo Emanuele Gallo, il presidente Marino ha concluso: "La riforma del titolo V parte II della Costituzione carica di enorme importanza il ruolo dei Comuni e dei loro Statuti, ai quali vengono trasferite competenze, che per essere operative devono essere adeguatamente normate, anche per evitare ciò che accadde con le Regioni, previste dalla Carta costituzionale del 1948 ma divenute realtà soltanto ventidue anni più tardi. Di qui la necessità di un approfondimento finalizzato ad una nuova stesura dello Statuto, per adeguarlo alle riforme costituzionali."(c.r.)

Torino, 22 aprile 2002

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