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COMUNICATO STAMPA
IL COMUNE PER UNA PUBBLICITA’ RISPETTOSA DELLE PERSONE

Gli organizzatori di eventi, manifestazioni o altre iniziative che intendano richiedere il patrocinio e la collaborazione della Città di Torino dovranno evitare l’utilizzo, nella comunicazione pubblicitaria, di linguaggi o contesti espressivi che possano risultare offensivi per la dignità delle persone.

Lo stabilisce una deliberazione, approvata questa mattina dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore Paola Pozzi.

"Oltre ad offendere le persone, immagini, contesti o parole possono contribuire a perpetuare pregiudizi e stereotipi funzionali alle discriminazioni di genere, orientamento sessuale, abilità fisica e psichica o credo religioso – sottolinea l’assessore Pozzi – in contrasto con l’idea di cittadinanza che è propria di questa amministrazione. Con questa iniziativa il Comune intende inoltre non soltanto tutelare la propria immagine pubblica ma anche contribuire in modo attivo al superamento di rappresentazioni dell’immagine e della condizione femminile che perpetuano prassi e atteggiamenti discriminatori."

Con il provvedimento adottato questa mattina, la Città di Torino dichiara "non compatibili e non associabili alla propria immagine" comunicazioni ed azioni pubblicitarie che utilizzano e diffondono messaggi lesivi della dignità delle persone, rappresentazioni del corpo umano quale oggetto di possesso o sessualità in chiave violenta o coercitiva, raffigurazioni della donna in ruolo di subalternità, pregiudizi fondati su genere, scelte sessuali, fede religiosa o etnia, condizioni di salute psicofisica. Sono inoltre ripudiati i messaggi tendenti ad abusare della naturale ingenuità ed inesperienza di bambini e adolescenti o che sfruttano l’immagine dei bambini in contesti lesivi della loro dignità, "come è giusto - dice l’assessore – per una città tradizionalmente riconosciuta come <<amica delle bambine e dei bambini>>"

Il Comune, conseguentemente, impegnandosi al tempo stesso a conformare le proprie attività di comunicazione a questi princìpi, condiziona il proprio appoggio ad iniziative o manifestazioni ad uno specifico impegno in merito da parte dei soggetti proponenti.

" Il nostro riferimento – spiega Paola Pozzi – è il codice di autodisciplina adottato dall’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria. Come amministrazione, ci impegniamo inoltre a promuovere occasioni e sedi stabili di confronto con gli operatori pubblicitari, nonché a sollecitare adeguati interventi da parte del governo, in primo luogo il Ministero per le Pari opportunità."

La deliberazione prevede inoltre, oltre a collaborazioni con istituzioni universitarie scolastiche, l’istituzione di un premio annuale per la comunicazione pubblicitaria che abbia più efficacemente contribuito all’affermazione dei princìpi della pari opportunità.(c.r.)

Torino, 24 settembre 2002

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