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COMUNICATO STAMPA
FONDI COMUNITARI: LE RICHIESTE DI CONTRIBUTO PER GLI INTERVENTI DI RECUPERO PER L'EX SAVIGLIANO E LA EX VITALI E GLI ALTRI PROGETTI PRESENTATI

Con due deliberazioni la Giunta Comunale ha inviato all'approvazione del Consiglio la richiesta di finanziamenti comunitari per due interventi di recupero di aree ex industriali nell'ambito del Programma di Riqualificazione Urbana "Spina 3". L'area della Spina 3, uno dei quattro ambiti di trasformazione urbanistica in cui si articola la cosiddetta "Spina Centrale", con i suoi circa 1.200.000 mq è la più vasta area di trasformazione prevista dal Piano Regolatore della città.
I contributi comunitari, provenienti dai Fondi Strutturali europei e gestiti dalla Regione Piemonte attraverso il DOCUP (Documento Unico di Programmazione) 2000/2006, sono attribuiti alle aree a declino industriale.

La prima deliberazione riguarda la ex Savigliano (circa 42.000 mq), complesso industriale composto da vari edifici, che dovranno essere demoliti o riadattati con l'eccezione di alcuni (le palazzine di corso Udine e corso Mortara) che saranno mantenuti e ristrutturati.
Il progetto di trasformazione prevede il recupero del territorio occupato dalla struttura e l'offerta di spazi produttivi destinati prevalentemente alle attività legate all'Information & Communication Technology (I.C.T)., creando un Centro di Servizi per le imprese ad alta tecnologia (in grado di attrarre investitori esteri, creare nuova occupazione e favorire la diversificazione delle attività produttive in città.

Il soggetto che attuerà l'intervento di recupero sarà la società SNOS (Spazi per Nuove Opportunità di Sviluppo), controllata al 51% dalla Finpiemonte. I costi previsti per l'intervento ammontano a circa 50 milioni di Euro, per i quali si richiede il cofinanziamento attraverso il DOCUP 2000/2006 per il recupero delle aree industriali dismesse.

Il secondo intervento per il quale vengono richiesti i contributi comunitari riguarda invece la ex acciaieria Vitali, un 'area di 250.000 mq compresa tra via Verolengo, via Orvieto, corso Mortara e via Borgaro. Il progetto prevede l'abbattimento delle strutture dell'ex stabilimento ed è finalizzato all'insediamento di attività produttive e di servizio alle imprese a basso impatto ambientale. La deliberazione riguarda un primo lotto funzionale di circa 15.500 mq. con la costruzione di 3 edifici: previsti magazzini per le imprese, un'autorimessa con 100 posti auto, attività artigianali e uffici. Un secondo lotto sarà avviato successivamente. In questo caso ad attuare l'intervento sarà la SINATEC, altra società facente capo alla Finpiemonte.

Ai due progetti previsti dalle deliberazioni della Giunta, che dovranno essere approvate dal Consiglio Comunale, si aggiungono altri interventi per i quali sono stati richiesti alla Regione Piemonte i finanziamenti previsti dal DOCUP.
Sull'area ex Fert, area industriale dismessa, è sorto con la precedente tornata di contributi comunitari (1997/99) il Virtual Reality Multimedia Park. Con un nuovo progetto esso viene ampliato e completato con un nuovo edificio da adibire a teatri, camerini, sale regia, laboratori e magazzini ed a zone di relax e ristoro. Per il nuovo fabbricato (oltre 1.500 mq già in costruzione) si prevede un investimento di circa 5,4 milioni di Euro. Oltre all'ampliamento attuato dal Comune la società di gestione del parco multimediale ha anche presentato un progetto di completamento delle attrezzature (oltre 7 milioni di € anch'essi con richiesta di contributo comunitario), che garantirà la qualità tecnologica di avanguardia del Parco.

Oltre che per i progetti presentati dal Comune i contributi comunitari sono stati richiesti anche da altri enti ed associazioni.
Il parco ambientale Environment Park ha presentato tre distinti progetti che completano e l'insediamento: il primo per il completamento del Centro Servizi con mensa, sale riunioni, ed altro (caratteristiche costruttive innovative con mantenimento di archeologia industriale e uso della "bio-edilizia", il secondo per la costruzione di una centralina Idroelettrica che sfrutterà la Dora permettendo l'alimentazione autonoma del Parco ed il terzo per ampliare i laboratori, sviluppare tecnologie sull'utilizzo in campo civile dell'Idrogeno, monitore le polveri e fornire supporto alle imprese. Il secondo ed il terzo progetto sono in stretta collaborazione con Università, Politecnico, AEM, ATM. Investimento complessivo previsto oltre 20 milioni di €..
L'Università di Torino ha presentato la richiesta di finanziamento per la creazione di due incubatori di nuove imprese. Il progetto (in collaborazione con il Comune) si basa sulla costituzione di due incubatori veri e propri (uno tecnico-scientifico e l'altro dedicato alle biotecnologie con spazi a disposizione per le neo-imprese, servizi e attrezzature) e di centri per la fase iniziale di sviluppo e precisazione dell'idea imprenditoriale. L'investimento complessivo previsto è di oltre 12 milioni di Euro.
La Fondazione Film Commission, ha invece presentato un progetto di recupero dell'ex Colongo di corso Verona 57 (di cui è proprietaria) per adibirlo ad "Business Center" presso il quale le società cinematografiche avranno a disposizione locali per uffici di produzione, sartoria e prova costumi, piccola attrezzeria per scenografie, sala casting per selezione attori, ricovero di materiale pregiato (cineprese, obiettivi, luci, pellicole), sala riunioni, sala proiezione, piccolo teatro di posa, parcheggi ed altro. L'investimento oltre 7 milioni di €.

La Fondazione Merz, (costituita nel 1999 e che ha per finalità il sostegno allo studio e alla ricerca nei campi dell'arte contemporanea) propone la valorizzazione dell'ex centrale termica Lancia di Borgo San Paolo, data in concessione dal Comune alla Fondazione. Il risanamento porterà al riutilizzo dei locali con collocazione del patrimonio artistico di Mario Merz e sede dell'omonima fondazione.

Oltre a questo "pacchetto" di richieste di contributi comunitari vi sono poi altri 12 progetti presentati da associazioni laiche e cattoliche per svolgere attività in campo sociale, per i quali sono stati analogamente richiesti i contributi previsti dal DOCUP.

Tutti i progetti presentati dal Comune o da altri soggetti sono compresi nei contenuti previsti dal "Patto per lo Sviluppo di Torino", sottoscritto nel giugno del 2000 tra il Sindaco, le organizzazioni sindacali, le associazioni datoriali e rappresentanze di categoria del commercio, dell'artigianato e del mondo cooperativo.
Tra gli obbiettivi del Patto risultano infatti la promozione dell'innovazione e del trasferimento tecnologico, la creazione di incubatori per nuove imprese ad alta tecnologia, la messa a disposizione di nuovi servizi per le imprese, lo sviluppo ed il sostegno ai "parchi tecnologici" e la messa a disposizione (con le conseguenti eventuali varianti al Piano Regolatore) di aree per le attività produttive.(e.v.)

Torino, 13 Luglio 2002

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