Ha fatto tappa oggi in Comune, nella suggestiva
cornice della Sala delle Colonne, lo spettacolo teatrale "Più
di Mille Giovedì", allestito da Assemblea Teatro
per ricordare la tragedia delle "Madres de Plaza De Mayo"
argentine e dei loro figli spariti durante la dittatura militare
e mai ritrovati. Lo spettacolo, che debuttò a Rivoli il
1° luglio del 2000, è stato rappresentato in Comune
in occasione della sua centesima replica.
In passato l'opera teatrale, un monologo tratto dal libro "Le
Irregolari" dello scrittore padovano Massimo Carlotto e
interpretata da Gisella Bein, si è tenuta presso la Camera
dei Deputati, nella città di Buenos Aires (in quattro
diverse occasioni), al Cimitero Monumentale di Torino, a Palazzo
Cisterna ed in Cile.
Erano presenti alla rappresentazione Estela
Carlotto (zia dello scrittore) e Rosa Roisinblitt, "abuelas"
(nonne) de Plaza de Mayo, che hanno raccontato l'odissea delle
nonne argentine alla ricerca dei nipoti nati nei campi di reclusione
del regime militare o sottratti in giovanissima età ai
genitori. Sullo sfondo la vicenda degli oltre 30.000 desaparecidos
"ufficiali", dei 15.000 fucilati, del milione e mezzo
di esuli che hanno lasciato il paese latino - americano durante
la dittatura. Per la loro attività le Abuelas de Plaza
de Mayo (Estela Carlotto ne è la presidente) sono candidate
al premio Nobel per la Pace del 2002.
Alla presentazione dello spettacolo è
intervenuto il Sindaco Sergio Chiamparino, che ha portato alle
"abuelas" il saluto e la solidarietà della Città
in un momento difficile per l'Argentina e per le sue istituzioni.
"La Città", ha dichiarato il Sindaco, "sta
già aiutando alcune famiglie argentine di origine italiana
che tentano di rientrare nel nostro paese in seguito alla grave
crisi che travaglia l'Argentina".
"Siamo anche disponibili" ha concluso Chiamparino,
"a fornire tutti gli aiuti che potremo offrire per far sì
che le famiglie possano continuare a vivere in un paese che,
per le sue risorse, ha tutte le possibilità di raggiungere
un clima di stabilità economica e democratica".(e.v.)
Torino, 29 Marzo 2002 |