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COMUNICATO STAMPA
DOMANI IL RICORDO DEI 200 VALDESI IMPRIGIONATI NELLA CITTADELLA

"DALLA COMUNITA' VALDESE UNA GRANDE LEZIONE DI LIBERTA"

I duecento valdesi imprigionati nella Cittadella di Torino tra il 1686 e il 1687 - dopo l’ennesima ondata di persecuzioni che costrinse 12.000 di loro a fuggire in esilio - saranno ricordati domani con una lapide apposta dalla Città sulla facciata del Mastio.

Questo il testo:

DUECENTO VALDESI, CON I LORO PASTORI, SOFFERSERO TRA QUESTE MURA UNA CRUDELE E TRAGICA PRIGIONIA, A CAUSA DELLA LORO FEDE. 1686-1687

La cerimonia d’inaugurazione della targa commemorativa si svolgerà alle 11.30 di domani, sabato 18 maggio. L’iniziativa segue quelle, altrettanto significative, dell’intitolazione nel 1999, della via Pasque piemontesi (a ricordo dei massacri subiti dai valdesi nel 1655) e, due anni fa, della posa di una lapide in piazza Castello, dedicata al pastore Giaffredo Varaglia che in quel luogo venne impiccato e arso sul rogo nel XVI secolo.

"Ricordare questi eventi - commenta Mauro Marino, presidente del Consiglio comunale - è anche un modo per riflettere sui conflitti etnici e religiosi che, ancora oggi, lacerano i popoli distruggendo le loro vite e i loro diritti. Pensiamo allo sterminio dei musulmani bosniaci o alle violenze subite dalle comunità cristiane in paesi come il Pakistan o l’Indonesia, oppure al dramma mediorientale, solo per citare alcuni esempi tra i più recenti.

E’ un’occasione – continua il presidente - per sottolineare come la libertà di culto sancita dalla nostra Costituzione sia strettamente legata alla connotazione laica dello stato e di tutte le istituzioni pubbliche. La laicità comporta il rispetto di tutte le confessioni che siano o meno condivise, che abbiano tanti o pochi fedeli.

Oggi purtroppo questi principi, universali ed inderogabili, sono messi in discussione da alcuni e spetta a ciascuno di noi impedire che dalla discussione si passi alla soppressione di questi principi.

Dalla comunità valdese - conclude Marino - ci viene proposta una grande lezione di libertà: per secoli discriminata e perseguitata ha saputo battersi per i suoi diritti senza mai negare i diritti e le liberta’ degli altri."

Torino, 17 maggio 2002

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