La tragica morte di Kabira Essaoui, accoltellata
a morte dal marito, e la seguente proposta di Michele Serra di
dedicarle una via di Torino, secondo la presidente della Commissione
Pari opportunità del Comune di Torino, Monica Cerutti,
pongono a tutti noi riflessioni più ampie sul tema del
sequestro e abuso del corpo femminile che sono "tratti distintivi
di quasi ogni cultura".
"Indipendentemente da quali siano le
vere ragioni di questo delitto - dichiara Monica Cerutti - vanno
fatte alcune considerazioni che si riallacciano al fenomeno generale
della violenza contro le donne, che sfugge ancora ad una concreta
quantificazione, soprattutto perché non tutte le aggressioni
vengono denunciate e nella maggior parte dei casi avvengono tra
le mura di casa. Al riguardo il Comune di Torino ha istituito
il Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne con
l'obiettivo di rispondere e prevenire questo drammatico problema
che invece arriva ai media solo quando la violenza giunge al
massimo della sua intensità, come nel caso della sfortunata
marocchina ".
Altrettanto importante è il tema dell'integrazione
nella società occidentale della donna musulmana, "
schiacciata - spiega la presidente Cerutti - tra il modello
femminile di libertà della nostra società e la
tradizione di sottomissione all'uomo tipica di un certo tipo
di cultura." Un conflitto vissuto talvolta pesantemente
soprattutto dalle giovanissime che sono nate in terra italiana
e frequentano le nostre scuole.
"In questo ambito - conclude la presidente
- la Commissione Pari Opportunità della Città di
Torino potrebbe aprire il confronto sollecitato da Serra con
le comunità musulmane per affrontare insieme questi problemi,
consapevoli che non esistono soluzioni preconfezionate o civiltà
superiori. (g.s.)
Torino 10 gennaio 2002 |