Esaminata oggi in VI Commissione una proposta
di ordine del giorno presentata dai consiglieri Vincenzo Cugusi,
Piergiorgio Crosetto, Monica Cerutti, Maria Pia Buronzo e Beppe
Borgogno riguardante il decreto legislativo del 4 settembre 2002
"Disposizioni volte ad accelerare la realizzazione delle
infrastrutture di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione
e lo sviluppo del Paese".
"Il decreto legislativo afferma
il presidente della VI Commissione Piergiorgio Crosetto
in pratica annulla tutta la legislazione regionale ed i regolamenti
comunali, liberalizzando in maniera selvaggia linstallazione
di antenne e stazioni radio-base per la telefonia mobile. Inoltre,
priva gli enti locali della possibilità di attuare - con
i loro regolamenti - i princìpi di precauzione tesi a
minimizzare i campi elettromagnetici, e della facoltà
di gestire, con le norme urbanistiche dei piani regolatori, il
proprio territorio. Inoltre, il decreto toglie alle Regioni le
possibilità conferite loro dallart. 5 della Costituzione".
La proposta di ordine del giorno, valutando
negativamente il provvedimento, che "da luogo ad un
conflitto istituzionale con gran parte delle legislazioni regionali
in materia", chiede al governo di modificarlo "rispettando
le prerogative costituzionali degli Enti locali e la possibilità
per gli stessi di tutelare la salute dei cittadini".
Viene inoltre richiesto che la Regione sollevi
la questione di fronte alla Corte costituzionale "affinchè
venga garantito alle Autonomie locali il proprio ruolo di controllo
e pianificazione".
Il documento sarà sottoposto prossimamente
al voto del Consiglio comunale.(c.r.)
Torino, 13 novembre 2002 |