Nel corso della Giunta odierna l'Assessore
ai servizi sociali Stefano Lepri ha informato sul consistente
arrivo di rumeni registrato in questi ultimi mesi in Italia e
nella nostra città.
La ragione va ricercata anzitutto nelle drammatiche
condizioni di vita in Romania, dove mediamente uno stipendio
di un operaio o di un impiegato non supera i 50 mensili.
Altro motivo dell'aumentata immigrazione è determinato
dalla possibilità (riconosciuta dall'Unione Europea) per
i cittadini rumeni di poter circolare liberamente nello spazio
Schengen, senza bisogno di visti di ingresso, per un periodo
massimo di 90 giorni. Tale libertà di circolazione sta
facilitando l'arrivo di persone in cerca di lavoro, che spesso
finiscono per restare irregolarmente in Italia o per viaggiare
avanti e indietro entro i 3 mesi, così da risultare regolarmente
presenti sul territorio nazionale.
Peraltro nel nostro Paese molti rumeni hanno
trovato, e ancora oggi frequentemente trovano lavori in attività
di cura alla famiglia, alle persone anziane, nonché nell'edilizia.
Da testimonianze raccolte presso gli uffici
del Comune emerge come vi sia una certa facilità ad attraversare
i confini con l'Ungheria e l'Austria e che anche la disponibilità
di 500 a persona, necessaria per ottenere il permesso
per motivi turistici, sia facilmente superabile.
"Siamo preoccupati di questa situazione
- ha osservato Lepri - anche perché non tutti hanno riferimenti
di connazionali in Italia e trovano lavoro nel nostro Paese".
A ciò si aggiunga la presenza di minori
stranieri non accompagnati, che talvolta finiscono per essere
strumento di malavitosi, specie nei furti e nel borseggio. A
tal proposito sono in corso contatti con le Autorità consolari
della Romania, per arrivare a più stringenti forme di
collaborazione.
Il Sindaco informerà di questa situazione le Autorità
ministeriali competenti. (r.g.)
Torino, 21 Agosto 2002 |