Il progetto per la riqualificazione della
stazione ferroviaria di Porta Nuova è stato sinteticamente
illustrato dai responsabili di Grandi Stazioni, società
del gruppo FS ai componenti la II Commissione consiliare permanente
(presidente Domenico Mangone), nel corso di un incontro tenutosi
oggi pomeriggio a Palazzo Civico al quale ha partecipato anche
lassessore allurbanistica Mario Viano.
"Il progetto - ha spiegato il dr. Lombardi,
responsabile di Grandi Stazioni - riguarda la sistemazione degli
interni e delle aree esterne comprese tra le vie Sacchi e Nizza
e il corso Vittorio Emanuele II. Per la parte relativa agli interni
(del costo di 33 milioni di Euro) già lunedì prossimo
si pronuncerà la Conferenza dei servizi indetta dal Ministero
delle Infrastrutture per valutare i progetti di riqualificazione
delle dodici principali stazioni italiane, tra le quali appunto
Porta Nuova.
Questa parte di lavori sarà interamente
finanziata da FS e Grandi Stazioni, mentre per le aree esterne
(10 milioni di Euro il costo previsto) è stato richiesto
un finanziamento al Ministero delle Infrastrutture". Si
tratta di un progetto inserito in una "legge obiettivo",
sul quale le competenze della Città sono alquanto limitate.
Il progetto presentato in Commissione intende
da un lato rivalutare un manufatto storico di pregio, realizzato
intorno alla metà del XIX secolo ma che ha subito pesanti
interventi soprattutto nel secondo dopoguerra, e soprattutto
si prefigge di realizzare nuovi standard di comfort e sicurezza
per gli utenti (che sono calcolati attualmente in 180.000 al
giorno in media). A questo proposito verrà realizzato
un sistema di telecamere a circuito chiuso collegate con una
"sala regia" operativa 24 ore su 24 e saranno inoltre
predisposte colonnine di SOS.
Gli spazi interni al fabbricato principale
saranno ridisegnati in funzione di quella che sarà la
nuova direttrice principale di accesso ai binari, dopo la realizzazione
della stazione della Metropolitana che avrà uno sbocco
direttamente nel grande atrio. "Attualmente, ha precisato
la progettista arch. Colli, i flussi principali verso i binari
sono ad essi perpendicolari, da via Sacchi e via Nizza piuttosto
che dal corso Vittorio."
Ad accogliere i viaggiatori ci sarà
una biglietteria completamente rinnovata rispetto a quella attuale,
risalente agli anni Cinquanta: sarà, ha spiegato la progettista
"organizzata come una grande agenzia di viaggi, senza i
tradizionali sportelli con vetro divisorio e con spazi per lassistenza
ai clienti". Inoltre, servizi igienici completamente rinnovati,
un nuovo piano ammezzato dotato di scale circolari, scale mobili,
ascensori accessibili ai disabili. Previsti infine nuovi servizi
commerciali.
E allesterno? Il progetto prevede, oltre
al ridisegno delle aree di sosta per taxi e cicli, nuove pensiline
per gli utenti e soprattutto un parcheggio interrato con 500
posti auto con accesso dal corso Vittorio Emanuele II, con la
preclusione al traffico dei due porticati laterali.
" Il progetto ha commentato lassessore
Viano - " è condivisibile, risponde ad una logica
moderna che vede le stazioni come centro di servizi e ripropone
limpostazione architettonica originaria, snaturata dagli
interventi effettuati negli anni Cinquanta. La Città chiederà
comunque una particolare attenzione per la questione dei parcheggi".(c.r.)
Torino, 5 dicembre 2002 |