E' stato raggiunto, dalla 1 e 2 Commissione
Consiliare della Città di Torino, l'obiettivo di far sospendere
lo sciopero della fame, che stavano attuando le persone vittime
di fallimenti immobiliari.
Questa mattina infatti le due Commissioni,
presiedute da Gioacchino Cuntrò e Domenico Mangone, dopo
aver ascoltato i rappresentanti CO.NA.FI. (Coordinamento Nazionale
Comitati Vittime Fallimenti Immobiliari) e discusso l'ordine
del giorno che riguardava le modifiche alla Legge N.267/42, hanno
espresso piena solidarietà agli scioperanti rilevando
con soddisfazione come le parti politiche presenti si siano
impegnate a presentare, unitariamente. per lunedì prossimo,13
maggio 2002,in Consiglio comunale un Ordine del Giorno, su proposta
dei consiglieri Giovanni Nigro, Gioacchino Cuntrò e Beppe
Borgogno, che impegna il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino,
di farsi promotore presso l'A.N.C.I. di possibili iniziative
da attivare sul problema dei fallimenti immobiliari, verificando
la possibilità di estendere anche alle vittime dei fallimenti
immobiliari le incentivazioni e i vantaggi riservati dal Comune
per l'acquisto della prima casa o di studiare forme alternative
di intervento.
Inoltre le due Commissioni , riconosciuto
che il Comune di Torino è a forte tensione abitativa,
chiede al Governo dei varare un Decreto legge che consenta di
bloccare la messa all'asta degli immobili interessati da fallimenti
immobiliari ,già pagati in tutto o in parte dai promissari
- acquirenti, per gli effetti devastanti che produrrebbe sulle
famiglie coinvolte, penalizzate da una vecchia Legge, che ha
già fatto migliaia di vittime sul piano sociale ed economico.(g.s.)
Torino 10 maggio 2002 |