Le politiche di assistenza e reinserimento
sociale per le donne che escono dal "giro" della prostituzione
illustrate a Palazzo Civico
La prostituzione è un problema di tutti,
che va affrontato e non nascosto o confinato in un "altrove"
ben definito. Il dramma delle donne, frequentemente minorenni,
costrette a vendersi lungo i viali e le strade provinciali con
il ricatto e con la violenza è stato discusso oggi a Palazzo
Civico nel corso di una riunione congiunta della Commissione
per le Pari opportunità (presidente Monica Cerutti) e
della IV Commissione (presidente Domenico Gallo). All’incontro
erano presenti anche l’assessore Stefano Lepri ed esponenti
della Provincia di Torino, tra i quali l’assessore Maria
Pia Brunato.
Comune e Provincia di Torino collaborano strettamente
sul terreno dell’aiuto alle donne che vogliono uscire dal
giro della prostituzione, ad esempio con il progetto Life, per
l’integrazione nel mondo del lavoro.
"Il Comune ha stanziato circa 400.000
Euro, in parte fondi ministeriali, per le politiche di recupero"
ha spiegato l’assessore Lepri, fornendo inoltre dati relativi
al periodo maggio 2001 – aprile 2002: "Con il progetto
Freedom, 117 donne sono state sottratte alla strada ed inserite
in progetti che hanno consentito - oltre ad una prima fase di
assistenza legale, sanitaria e psicologica - l’inserimento
lavorativo ed un’abitazione autonoma per molte di loro,
cosa quest’ultima particolarmente difficile. Questo è
stato reso possibile anche grazie allo straordinario impegno
dell’associazionismo e delle cooperative sociali."
Sono state inoltre inserite in programmi di recupero altre 40
ragazze minorenni (età media 16/17 anni) - è stato
spiegato in Commissione – provenienti in primo luogo da
Romania, Nigeria, Albania e Bulgaria.
La collaborazione tra Comune, Provincia e
Forze dell’ordine – a cominciare dalla risoluzione
dei problemi legati ai permessi di soggiorno – funziona
bene, è stato sottolineato, anche se si verificano problemi
con alcune ambasciate dei Paesi di provenienza delle donne.
"Cercare di non <<ghettizzare>>
la prostituzione" ha commentato Monica Cerutti "è
un atto di responsabilità da parte delle amministrazioni
pubbliche. La prostituzione è, a vari gradi, un problema
di tutti, che va affrontato e non ignorato o nascosto alla vista".
Aggiunge Domenico Gallo: "Sulla base delle iniziative positivamente
già avviate, dobbiamo cercare di individuare linee di
intervento ancora più efficaci per il futuro. Sarà
importante a questo proposito incontrare ed ascoltare i numerosi
soggetti (associazioni, cooperative sociali, personale del Comune)
impegnati su questo fronte. Entrambi i presidenti di Commissione,
infine, concordano nell’auspicare "un maggiore coordinamento
tra gli Enti Locali, che comprenda anche la Regione Piemonte".(c.r.)
Torino, 26 settembre 2002 |