Nell'ambito della campagna internazionale
per il rispetto dei diritti umani e delle libertà politiche
e sindacali in Birmania (oggi Myammar) il vicesindaco Marco Calgaro
ha incontrato oggi pomeriggio Maung Maung, segretario generale
in esilio del sindacato libero FTUB - in clandestinità
sin dal 1991 - accompagnato da Zaw Tun, dirigente della stessa
organizzazione .
Le pesanti limitazioni dei diritti civili
imposte alla popolazione dal governo birmano - che hanno portato
centinaia di migliaia di persone a scegliere la via dell'esilio
- colpiscono, oltre ai dissidenti politici, anche le minoranze
nazionali e il movimento sindacale, situazione che ha provocato
una dura presa di posizione da parte dell'Organizzazione Internazionale
del Lavoro (OIL).
I rappresentanti dell'OIL , che raggruppa
174 Paesi hanno sollecitato i governi, le associazioni degli
imprenditori e le organizzazioni sindacali a premere sul governo
birmano affinché abbiano termine le sistematiche violazioni
dei diritti politici e sindacali.
L'OIL ha inoltre chiesto che la situazione
dei diritti umani in Birmania, conosciuta in occidente soprattutto
attraverso le battaglie politiche della signora Suu Kyi, premio
Nobel per la Pace, venga discussa in sede d'assemblea generale
delle Nazioni Unite nelle prossime settimane. "La liberazione
di Suu Kyi - ha detto Maung Maung - "è stata tenuta
nascosta al popolo birmano da parte del governo, che controlla
tutti i media e che continua a rifiutare ogni dialogo."
"Con questo incontro " ha spiegato
il vicesindaco Marco Calgaro "la Città di Torino
apporta il suo sostegno alla campagna internazionale per i diritti
democratici in Birmania, il cui governo, sordo alle pressioni
della comunità internazionale, si sottrae anche alle offerte
di iniziative di cooperazione ".
"Il sostegno dei torinesi" ha concluso
il segretario generale della FTUB " è molto importante
per noi. Il nostro popolo lotta per essere libero ed ha bisogno
dell'appoggio dei popoli liberi". Maung ha quindi invitato
a boicottare l'economia birmana per indebolire la dittatura,
soprattutto non recandosi nel paese asiatico per turismo, la
cui gestione è organizzata e controllata dal governo (c.r.)
Torino, 14 giugno 2002 |