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COMUNICATO STAMPA
CHIUSURA G.F.T.RIPARTE IL TAVOLO DI CRISIPER RICOLLOCARE IL PERSONALE

Questa mattina, presso la Prefettura di Torino, si sono incontrati, davanti al Prefetto di Torino, Achille Catalani, i Sindacati, le Istituzioni e l'Azienda per esaminare la situazione riguardante la definitiva chiusura del Gruppo Finanziario Tessile.

Una chiusura già annunciata da tempo con le vendite dei marchi Sazhà e Revedi ceduti a Mariella Bruni e il mancato rinnovo della licenza Armani. Una situazione che prevede dal punto di vista occupazionale una situazione di crisi per circa 450 dipendenti.

All'incontro le Istituzioni erano rappresentate dagli Assessori al Lavoro del Comune di Torino (Dealessandri), Provincia(Tibaldi) e Regione(Pichetto Fratin), mentre da parte aziendale il GFT era rappresentato dal Dr. Iorio, Amministratore Delegato. Nella discussione Cgil Cisl e Uil hanno espresso le loro preoccupazioni avanzando delle precise richieste per affrontare questa crisi: impegno dell'HDP a dismettere il settore moda avendo attenzione prioritaria ai livelli occupazionali; l'impegno collettivo azienda istituzioni su progetti di ricollocazione del personale in esubero; ricorso al massimo di ammortizzatori sociali per accompagnare a soluzione i progetti individuati.

Al riguardo il Dr. Iorio ha dichiarato: " Da parte aziendale c'è tutto l'impegno per affrontare, nella vendita, i problemi occupazionali che coinvolgeranno complessivamente circa 450 persone. Infatti il nostro primo intento era quello di vendere l'azienda unitariamente proprio per favorire i lavoratori. Purtroppo non siamo riusciti nell'intento, per cui la vendita del Gruppo la stiamo facendo singolarmente. Adesso stiamo trattando la vendita del marchio Valentino e poi stessa cosa per Facis, sperando di trovare compratori che vogliano investire sul territorio torinese e non di acquisire solo il Marchio."

La storia del Gruppo GFT finisce dunque, anche con la vendita del palazzo di corso Emilia, simbolo dell'azienda, l'apparato attuale sarà trasferito in via Reiss Romoli. Adesso il problema più grande sarà quello occupazionale, gli attuali lavoratori degli enti centrali dell'azienda.

"Le istituzioni - dichiara l'assessore al lavoro del Comune di Torino, Tom Dealessandri - sono disponibili ad impegnarsi ad affrontare la questione occupazionale e la ricollocazione che deve però partire dalla sinergia di tutte le parti sociali, dell'azienda e dell' Unione Industriale, costruendo un percorso con micro-progetti mirati e specifici. Oggi ci sono poche possibilità di progetti pubblici per la ricollocazione del personale, ci dev'essere invece un impegno dell'associazionismo rivolto a piccoli progetti per gruppi di lavoratori. Se si parte da questo punto le istituzioni possono dare impegno e disponibilità

. L'importante - ha continuato Dealessandri - sarà verificare con l'azienda che le vendite in questione non provochino la perdita del "polo-moda" a Torino, questo dipenderà molto da come di vende e a chi si vende, cercando di non vendere solo un marchio che possa prendere il volo per altri lidi ma invece vendere affinchè rimanga sul territorio."

In conclusione il Prefetto di Torino, d'accordo con i presenti ha concordato la prosecuzione del Tavolo di Crisi per verificare tutte le fasi e le operazioni, passo dopo passo, per arrivare al raggiungimento di un obiettivo comune che è quello della salvaguardia occupazionale per i lavoratori, impegnandosi, insieme alle Istituzioni, di attivare, con tempi veloci, tutte le operazioni necessarie per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali. (g.s.)

Torino 5 febbraio 2002

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