Torna all'indice Comune di Torino Ufficio Stampa
CERCA NEL SITO    
COMUNICATO STAMPA
ALBERATE, INTERVENTI CONTRO LA CAMERARIA

Da due anni le piante di ippocastano della Citta sono sottoposte ad un nuovo fattore di stress, il cui responsabile e un insetto di nuova introduzione: la Cameraria Ohridella (minatrice dell'ippocastano).
E' un lepidottero appartenente alla famiglia gracillaridi; si tratta di piccole farfalle la cui larva si nutre del tessuto presente tra le due epidermidi della foglia, creando una galleria di forma caratteristica.
L'insetto compie tre generazioni all'anno.

Il danno e causato dalle larve, che si nutrono all'interno delle foglie scavando gallerie e l'attacco provoca un progressivo deperimento degli ippocastani, anche se difficilmente l'insetto porta la pianta alla morte.
Dove la Cameraria e presente in grande densita, le foglie possono risultare completamente scavate da gallerie intraepidermiche. Si puo avere una defoliazione completa in pieno agosto: le foglie imbruniscono, seccano e quindi cadono.
La Citta di Torino nel corso del 2001 ha trattato a livello sperimentale circa mille piante ottenendo dei buoni risultati dal punto di vista del contenimento degli insetti e della riduzione del danno.

Al momento non esistono limitatori naturali di questo insetto e pertanto l'unico metodo di lotta con risultati di efficacia certi consiste nell'utilizzo di prodotti chimici.
Dalla prossima settimana prenderanno il via i lavori di tre ditte specializzate: tutte le piante di ippocastano presenti nei viali alberati e nei giardini pubblici saranno trattate con tecniche endoterapiche che consistono in micro-iniezioni al fusto.

Si precisa che e una metodologia di intervento minimamente invasiva per la pianta che non presenta alcun rischio per la cittadinanza e che e impiegata da anni per combattere anche altre malattie.
L'operazione riguardera circa 4mila piante di ippocastano di proprieta della Citta; ne sara escluso l'ippocastano a fiori rossi, in quanto resistente alla Cameraria. Il costo dell'intervento comporta una spesa di circa 85mila euro.

Il trattamento si attua dopo la caduta dei fiori di ippocastano per evitare che il prodotto, che si diffonde in una settimana a tutta la chioma e nelle infiorescenze, possa in qualche modo danneggiare gli insetti impollinatori.(m.m.)

Torino, 27 maggio 2002

 «Torna indietro
Condizioni d’uso, privacy e cookie