Saranno commemorati domenica 17 marzo i militari
italiani caduti e dispersi in Russia tra il 1941 e il 1943, nel
corso della Seconda Guerra mondiale.
Alle 9.45, presso il giardino "Caduti
e dispersi sul fronte russo", in corso Svizzera angolo via
Medici, la sezione torinese dell'Unione reduci di Russia renderà
omaggio al monumento che ricorda soldati e ufficiali dell'Armir
(Armata italiana in Russia) caduti sul fronte orientale.
Alle ore 10,40 in Piazza Castello, i reduci
e le autorità cittadine, tra le quali il sindaco Sergio
Chiamparino, prenderanno parte ad una funzione religiosa officiata
da cappellani militari presso la chiesa di San Lorenzo.
La messa sarà preceduta dalla deposizione
di una corona d'alloro della Città alla lapide murata
sulla facciata dell'edificio, che reca incisi i nomi dei reparti
inquadrati nell'Armir (tra i quali le divisioni "Torino"
e "Cuneense").
Le divisioni componenti l'Armir (inizialmente
battezzata Corpo di spedizione italiano in Russia) lasciarono
sul terreno diecine di migliaia di morti, in battaglia come a
Nikolajewka, Chazepetovka, Gorlokowa e Isbushenskij (teatro del
l'ultima carica di cavalleria nella storia dell'esercito italiano,
effettuata dal reggimento "Savoia") o durante la tragica
ritirata dalla regione del Don. La sola "Cuneense"
perse 14mila dei suoi 18.000 effettivi.(c.r.)
Torino, 12 marzo 2002 |