La crisi politica e sociale che attraversa
la Birmania (oggi Myammar), della quale la battaglia politica
del Premio Nobel per la pace Suu Kyi ha rappresentato l'esempio
più noto a livello internazionale, troverà eco
in un incontro che si svolgerà domani, venerdì
14 giugno, a Palazzo Civico.
Alle 13.45, nella Sala dei matrimoni, il vicesindaco
Marco Calgaro riceverà Maung Maung, segretario generale
del sindacato FTUB (Federation of Trade Unions of Burma), in
esilio da 13 anni, e il dirigente della stessa organizzazione
sindacale Zaw Tun, incaricato dei progetti di cooperazione internazionale.
Le pesanti limitazioni dei diritti civili
imposte alla popolazione colpiscono anche il movimento sindacale
ed in generale i diritti dei lavoratori, al punto di aver provocato
una dura presa di posizione da parte dell'Organizzazione Internazionale
del Lavoro (OIL).
I rappresentanti dei 174 Paesi membri dell'OIL
hanno infatti invitato i governi, le associazioni degli imprenditori
e le organizzazioni sindacali a rivedere i loro rapporti con
il governo Birmano sino alla loro interruzione nel caso che si
perpetuino le violazioni dei diritti umani e sindacali, che giungono,
nel paese del sud-est asiatico, sino al sistema del lavoro forzato
od obbligatorio. L'OIL ha inoltre chiesto che la situazione birmana
sia discussa in sede d'assemblea generale dell'ONU nelle prossime
settimane.
"Con l'incontro di domani" spiega
il vicesindaco Marco Calgaro "la Città di Torino
intende apportare il suo sostegno alla campagna internazionale
a favore della democrazia e contro il lavoro forzato in Birmania,
che ha già ricevuto il sostegno dell'Unione Europea e
di vari governi, oltre che della Confederazione internazionale
dei sindacati liberi".(c.r.)
Torino, 13 giugno 2002 |