Con la relazione dell'assessore al Bilancio,
Paolo Peveraro, è approdato in Sala Rossa il documento
finanziario che definisce caratteristiche ed entità di
entrate, spese per i servizi e ammontare degli investimenti programmati
dallAmministrazione comunale per lanno in corso.
Il Bilancio di previsione per l'esercizio
2002, approvato dalla Giunta lo scorso 1 febbraio, pareggia (per
la parte corrente) a 1322 milioni di euro.
Nel dettaglio, le entrate tributarie ammontano a 397 milioni
di euro, rappresentano il 30% del totale e aumentano rispetto
al 2001 di 27 milioni di euro. Quelle extratributarie (canoni
e concessioni, interessi e fitti attivi, mense e contravvenzioni)
ammontano a circa 307 milioni di euro, sono il 24% del totale
e crescono rispetto allo scorso anno di 15 milioni di euro. Gli
utili da aziende (principalmente da Aem) rappresentano il 2%
e diminuiscono, confrontati al 2001, di 10 milioni di euro. I
trasferimenti da Stato, Regioni e altri enti rappresentano il
33% e scendono rispetto all'anno passato di 24 milioni di euro.
Il Bilancio prevede investimenti pari a 964 milioni di euro,
finanziati per 236 milioni di euro con entrate straordinarie
e per 728 milioni di euro con mutui e prestiti obbligazionari.
Le principali spese correnti riguardano il personale (28%), i
beni e servizi (25%), i trasferimenti ad aziende (15%), i rimborsi
di mutui e gli interessi passivi (14%).
<<La manovra complessiva - ha sottolineato
Paolo Peveraro presentando la "Finanziaria" al Consiglio
comunale - ha cercato di contemperare la necessità di
mantenere un sempre elevato standard qualitativo e quantitativo
dei servizi offerti dalla Città, con le disponibilità
finanziarie penalizzate dagli ulteriori tagli nei trasferimenti
dallo Stato>>.
Un equilibrio, quello tra risorse economiche e qualità
delle prestazioni, mantenuto con qualche ritocco a imposte e
tariffe di alcuni servizi.
<<E' stata incrementata dello 0.2% laddizionale Irpef -
ha spiegato il responsabile della politica finanziaria di Palazzo
civico - e si è proceduto ad un aggiornamento della Tarsu
sulla base delle indicazioni della Legge Ronchi. Leffetto complessivo
delloperazione sulla Tarsu comporta un aumento medio della tassa
dell8.8%, ma con un limite di incremento per i locali ad uso
abitativo del 3.5 % (equivalente a 0.05 euro al mq. allanno).
Laumento previsto per le abitazioni non copre leffetto inflattivo
dei due anni in cui l'imposta non è stata ritoccata>>.
<<Laumento delladdizionale comunale
sullIrpef e della tassa smaltimento rifiuti urbani (Tarsu) consente
- ha aggiunto Peveraro - di ampliare la base di finanziamento
autonomo e strutturale del Comune, finalizzandolo sia al sostegno
dellofferta dei servizi comunali sia alla sostituzione, tra le
entrate correnti, di risorse permanenti e strutturali integrative
dei mancati trasferimenti e di precedenti risorse che avevano
natura transitoria o straordinaria>>.
A proposito di imposte, il documento finanziario
prevede una progressiva riduzione dell'Ici sulla prima abitazione:
laliquota sulla prima casa scende infatti dello 0.5 per mille
e dell1 per mille (dal 2.5 al 1.5 per mille) quella sugli alloggi
affittati con lintermediazione del Comune (i contratti assisiti).
Aumenta invece dello 0.5 per mille laliquota Ici sulle unità
immobiliari appartenenti alla categoria A e resta inalterata
al 6 per mille laliquota sulle unità immobiliari utilizzate
per attività produttive (categorie B, C e D).
Beneficeranno della riduzione dell'Ici sulla prima casa circa
240mila famiglie.
<<È utile ricordare - ha dichiarato
Peveraro - che in questo bilancio nessun servizio ai cittadini
è stato tagliato, tutte le tariffe e le rette per la fruizione
dei servizi sono variate esclusivamente dell1.7% pari al tasso
di inflazione programmato. Le uniche eccezioni sono rappresentate
dalle rette relative ai presidi residenziali per anziani, che
variano mediamente del 10 %, e dalle mense scolastiche, per le
quali è previsto un aggiornamento che tiene anche conto
dei livelli di costo del nuovo contratto di appalto e delleffetto
inflattivo non considerato in questi anni>>.
L'assessore al Bilancio ha anche sottolineato
che il Comune di Torino - allo scopo di ridurre la spesa per
gli oneri finanziari e liberare risorse per aumentare o, quantomeno,
mantenere una elevata offerta di servizi ai cittadini - deve
attuare, insieme a una imponente politica di investimenti, una
incisiva ed adeguata azione di contenimento della spesa, di gestione
attiva del debito, di utilizzo di forme alternative di finanziamento,
quali il project financing e le concessioni di costruzione e
gestione, e di dismissioni patrimoniali che da un lato garantiscano
un equilibrio complessivo di bilancio e dallaltro non penalizzino
le future possibilità di investimento.
<<Per la parte non strategica del patrimonio
immobiliare, accumulato nel tempo per rispondere a specifiche
esigenze ma oggi non più utilizzato a fini istituzionali,
ritengo - ha affermato l'assessore - che sia necessario sviluppare
un piano significativo di dismissioni, che garantisca importanti
effetti sul bilancio sia dal punto di vista patrimoniale, consentendo
di estinguere parte dellindebitamento e sia sulla parte corrente,
permettendo di ridurre i costi della gestione ordinaria e straordinaria
oltre allincidenza degli oneri finanziaria>>.
<<Peraltro - ha concluso Paolo Peveraro
- lattuale solidità finanziaria della nostra Amministrazione
è confermata dalla valutazione super partes effettuata
dalla più accreditata agenzia internazionale di rating,
la Standard & Poors, che ha attribuito anche per questanno
la AA- al nostro Comune. Tale valutazione ha consentito al Comune
di Torino di ottenere le migliori condizioni sul mercato finanziario
e quindi il finanziamento di investimenti a costi inferiori rispetto
a quelli del normale mercato creditizio>>.
Il Consiglio comunale dedicherà alla
discussione e alla votazione del Bilancio di previsione per l'esercizio
2002 le sedute del 4 e 5 marzo.(m.g.)
Torino, 28 febbraio 2002 |