" La R.A.I. a Torino garantisce, per
i prossimi anni, la stessa produzione attuale, non c'è
in atto alcuna smobilitazione per la sede subalpina", così
ha esordito ,questa mattina, Maurizio Ardito, Direttore del Centro
Produzione Rai di Torino e Direttore Divisione Produzione RAI
a Roma, in audizione alla III Commis-sione Consiliare della Città
di Torino, presieduto da Santina Vinciguerra e alla presenza
dell'Assessore al lavoro Tom Dealessandri.
L'incontro con Ardito è arrivato dopo
aver ascoltato in precedenza i Sindacati che avevano espresso
perplessità riguardo le future operazioni messe in atto
dall'azienda relative alle cessioni del palazzo di via Cernaia
e del palazzo della Radio di via Verdi e alle ripercussioni che
coinvolgerebbe l'attuale forza lavoro e la stessa produzione
radiofonica.
"L'attuale operazione di ristrutturazione
immobiliare, delle sedi Rai a Torino non viene fatta con secondi
fini, ovvero quelli di un ridimensionamento organico e produttivo,
- continua Ardito - si tratta solo di razionalizzare gli spazi
con le attività e contemporaneamente contribuire al piano
di riqualifica-zione culturale di via Verdi con la nascita del
Borgo del Cinema, proposto dalla Città di Torino".
Gli spostamenti previsti dall'azienda Rai
e illustrati durante l'incontro coinvolgereb-bero i lavoratori
e la produzione radiofonica, attualmente nel palazzo della Radio
di via Verdi e in parte in via Cernaia, che si trasferirebbero
presso il Centro di Produzione di via Verdi; tutte le tecnologie
verrebbero spostate presso il Centro di Ricerca di corso Giambone
ed infine il Centro Direzionale, con i lavoratori, sarebbe trasferito
presso il palazzo di via Meucci.
Ardito ha anche precisato come nonostante
l'anno difficilissimo che la Rai ha passato, dal punto di vista
economico, ci siano stati investimenti dal punto di vista strutturale,
infatti il Centro di Produzione di Torino è stato completamente
ristruttu-rato, sia dal punto di vista delle redazioni, studi
e impianti per una spesa di lire 7 miliardi (solo nel 2001) sia
dal punto di vista tecnologico per apparecchiature moderne per
una spesa di lire 4, 5 miliardi, altri 10 miliardi sono stati
stanziati per la ristrutturazione dell'Auditorium . "Per
cui un azienda che vuole smantellare - ha concluso Ardito -
non investe miliardi per tagliare produzioni o forza lavoro,
anzi da quando è nato il Centro di Produzione Rai a Torino,
per la prima volta, a novembre 2001 è stato possibile
stilare il programma per l'anno successi-vo".
Piuttosto in vista delle Olimpiadi 2006 la Rai di Torino vuol
giocare un ruolo fondamentale( attualmente sono in corso le trattative
tra Toroc e la Rai), al riguardo Santina Vinciguerra, presidente
della III Commissione ha preso l'impegno di sollecitare al più
presto un incontro tra Città di Torino, Toroc e Rai per
capire il possibile ruolo della Rai in vista della manifestazione
internazionale, "prendendo positivamente atto delle dichiarazioni
di Ardito, riguardo al non smantella-mento della produzione Rai
a Torino, - ha dichiarato Santina Vinciguerra - ci preme come
Commissione Consiliare invitare l'azienda Rai a riprendere il
dialogo con le organizzazioni sindacali per ridimensionare le
preoccupazioni dei lavoratori che hanno bisogno di acquisire
maggiori certezze sul futuro".
" Le due audizioni sono state positive
- ha sottolineato l'assessore Tom Dealessandri - però
è chiaro che han portato alla luce delle discrepanze di
vedute tra dirigenza e sindacati Rai per cui un incontro chiarificatore
si rende necessario, anche se il no alla diminuzione della forza
lavoro e il mantenimen-to delle produzioni espresso dal Direttore
Ardito è un segnale positivo. (g.s.)
Torino 18 gennaio 2002 |