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COMUNICATO STAMPA
AUDIZIONE DELLA SMAT IN PRIMA E SESTA COMMISSIONE SUL BLOCCO DELL'EROGAZIONE DELL'ACQUA DEL 16 FEBBRAIO

Oggi la prima e la sesta commissione consiliare, in seduta comune, hanno affrontato l'audizione dei vertici della Smat, la Societa metropolitana delle acque, in merito alla mancata erogazione dell'acqua nella giornata del 16 ottobre scorso.

Il presidente del Consiglio d'amministrazione, Giorgio Gilli, e l'amministratore delegato, Paolo Romano, hanno illustrato la concomitanza di diverse emergenze nella stessa giornata e l'incidenza che le abbondanti precipitazioni del giorno prima hanno avuto sul verificarsi del blocco del
servizio.

Il 15 febbraio, infatti, si sono avuti 85 mm di pioggia, un evento atmosferico tra i piu abbondanti degli ultimi 200 anni: si pensi infatti che nell'ultimo anno sono stati 800 i millimetri di acqua caduta su Torino.
Cio ha provocato, nelle ore successive, un "regime torrentizio" del Po che ha "intasato" l'impianto di potabilizzazione (che fornisce oltre 3000 lt/sec) con la conseguente chiusura dell'impianto per alcune ore. La torbidita del fiume ha raggiunto e superato, attorno alla mezzanotte di
venerdi 15, il livello di criticita.

A questo si aggiunga la riduzione della portata degli acquedotti di Sangano e del Pian della Mussa e la mancata erogazione di energia elettrica nell'impianto di Venaria per due ore e la riduzione a un terzo della potenza per altre dodici ore. Oltre al fatto che il sabato la richiesta di
acqua da parte degli utenti aumenta da 4500/5500 lt/sec. a 6000/7000 lt/sec.

I consiglieri comunali hanno lamentato in particolar modo la carenza dell'informazione ai cittadini: in una situazione di tale emergenza si sono verificate ben 35mila chiamate al numero verde della Smat (sono state 37mila in tutto il 2001) e di queste soltanto il 20 per cento ha avuto una
risposta. "Una situazione di disagio che richiede una maggiore attenzione all'emergenza", ha sottolineato il presidente della sesta commissione, Piergiorgio Crosetto; "la necessita di stabilire un rapporto tra servizi primari e cultura dell'emergenza" e la richiesta del consigliere Giovanni Nigro, mentre Ferdinando Ventriglia ha posto il problema della mancata integrazione di personale dopo la fusione tra Aam e Aps nella Smat, tenuto conto del fatto che i Comuni serviti dalla societa per azioni sono passati da 35 a 70, con un bacino di utenza di 1.600.000 utenti contro i precedenti 1.350.000.

Walter Altea ha chiesto di migliorare il servizio di call center con la sua esternalizzazione, mentre l'assessore Paolo Peveraro ha proposto di valutare la creazione di un call center comune per le societa di servizi e di stabilire dei rapporti di collaborazione tra tali servizi e la Protezione civile per i piani d'intervento d'emergenza. Sono inoltre intervenuti i consiglieri Paolo Chiavarino, Marilde Provera e Manfredo Montagnana.

Giorgio Gilli, presidente Smat, ha concluso ricordando l'eccezionalita delle precipitazioni, "che hanno causato un'impennata della torbidita del fiume (anche 50 volte piu alta del normale) tale da rendere impossibile qualunque intervento correttivo".(m.m.)

Torino, 5 marzo 2002

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