"UN VERO FEDERALISMO DEVE BASARSI FORTEMENTE SU PROVINCE
E COMUNI"
Si è svolta questa mattina a Palazzo
Barolo la presentazione del volume "I consigli comunali
e provinciali" di Eugenio Scalise.
Oltre all'autore, sono intervenuti Mauro Marino ed Luciano Albertin,
presidenti dei Consigli comunale e provinciale, la presidente
della Provincia Mercedes Bresso, Luisa Laurelli (presidente del
Coordinamento nazionale dei Consigli comunali) e il presidente
del Congresso delle Regioni, Roberto Louvin.
Erano presenti tra gli altri il presidente del Consiglio comunale
di Milano Giuseppe Marra e il presidente del Consiglio provinciale
reggiano Enrico Manicardi, oltre a numerosi consiglieri comunali
e provinciali.
Il presidente del Consiglio comunale Mauro
Marino, nel corso del suo intervento, ha ricordato come "la
legge che nel 1993 ha introdotto l'elezione diretta di sindaci
e presidenti di provincia, abbia spostato il baricentro della
dialettica politica sul piano dei rapporti tra Consiglio e Giunta,
oltre che su quello, più tradizionale, tra maggioranza
e minoranza.
Le assemblee elettive, nei comuni come nelle province, sono state
esautorate dalla vecchia concezione <gestionale> "
ha proseguito Marino, osservando come "questo indubbio problema
abbia determinato la necessità, per i Consigli, di ridefinire
il proprio ruolo nell'ambito delle funzioni di controllo e di
indirizzo - peraltro fondamentali - che restano loro assegnate."
" Domenico Carpanini, al quale sono dedicati
il libro e questa iniziativa, ed Eugenio Scalise hanno avuto
il merito di essere i pionieri, pur scontrandosi con mille difficoltà,
di questa riflessione" ha sottolineato Marino" nonchè
i principali promotori della costituzione dei coordinamenti dei
Consigli a livello di Associazione Nazionale Comuni d'Italia
(ANCI) ed Unione Province Italiane (UPI)."
Marino ha poi ricordato la recente riforma
del titolo V della Costituzione, affermando che "Il nuovo
federalismo che sta nascendo potrà assumere il volto di
una nuova versione di centralismo su base regionale oppure -
e spetta a noi lavorare in questo senso - potrà dare vita
ad un federalismo autentico, fortemente basato sulle amministrazioni
locali, comuni e province. Il riconoscimento a livello costituzionale
dei loro Statuti, da questo punto di vista, costituisce un'importante
base giuridica per <interfacciare> Consigli con i sindaci,
i presidenti di provincia e le loro giunte."(c.r.)
Torino, 12 luglio 2002 |