SONO STATE AMPLIATE LE POSSIBILITA' DI INTERVENTO DELLA COMMISSIONE
EMERGENZA ABITATIVA.
181 alloggi di Edilizia residenziale pubblica
(Erp) assegnati nei primi quattro mesi di quest'anno: questo
il rendiconto approvato dalla Giunta comunale questa mattina.
Poco meno di un centinaio di appartamenti
sono stati assegnati a famiglie sfrattate o sottoposte ad ordinanza
di sgombero, mentre i restanti sono stati suddivisi tra i "casi
sociali" e gli aventi diritto in base alle graduatorie del
bando emesso nel giugno 1998. Quattro, infine, le unità
abitative assegnati a profughi.
Sempre questa mattina, la Giunta ha inoltre
approvato una deliberazione per ampliare le possibilità
di intervento da parte della Commissione comunale per l'emergenza
abitativa (CEA) a fronte di gravi situazioni di disagio socioeconomico
dovute a cause non prevedibili, come la perdita del posto di
lavoro o la necessità di cure mediche costose.
Conformemente alla legge, la Città
può assegnare in casi di gravi difficoltà socioeconomiche
e di sfratto "incolpevole", cioè non dovuto
a volontaria inadempienza da parte dell'inquilino, una quota
di alloggi Erp al di fuori del bando pubblico.
La normativa sinora in vigore prevedeva questa
possibilità per il nucleo familiare, costretto a lasciare
l'appartamento, in possesso di due requisiti minimi: l'aver abitato
nell'alloggio oggetto di sfratto da almeno un anno prima dell'insorgere
della morosità e l'essere assistito economicamente dai
servizi sociali (o comunque averne diritto in base ai criteri
di accesso).
La novità introdotta dalla deliberazione
introduce come ulteriori requisiti, in alternativa ai precedenti
casi, l'aver subìto dopo la stipula del contratto, per
cause indipendenti dalla volontà del nucleo familiare
(es. perdita del posto, infortunio sul lavoro o mobilità)
una consistente riduzione del reddito per almeno 6 mesi oppure
l'insorgere di patologie da parte di un componente del nucleo
familiare che abbiano comportato spese sanitarie deducibili incidenti
sul reddito in misura non inferiore del 30%.(c.r.)
Torino, 18 giugno 2002 |