Si è riunita, questo pomeriggio,
la III Commissione Consiliare, presieduta da Santina Vinciguerra,
per ascoltare le Organizzazioni Sindacali della Rai di Torino
sulle prospettive di mantenimento e di sviluppo delle attività
nella nostra città.
Grossi i dubbi e le perplessità
espresse dai sindacati sulle operazioni messe in atto dall'azienda
relative alle cessioni del Palazzo di via Cernaia e del Palazzo
della Radio di via Verdi. Durante la discussione è emerso
che il grande nodo da sciogliere è legato agli investimenti
e all'occupazione che la Rai vorrà fare sul territorio
torinese. Ad oggi la lettera di intenti del 1998, sul consolidamento
e lo sviluppo della Rai di Torino, tra Rai, Città di Torino,
Provincia e Regione è stata disattesa ed il sindacato
teme il disimpegno dell'azienda.
"Come Commissione Consiliare
- dichiara la presidente Santina Vinciguerra - vogliamo impegnare
il Sindaco a non cedere alle pressioni della Rai di rinunciare
al vincolo sulla cessione del Palazzo di via Cernaia a garanzia
dell'occupazione, di progetti veri e di investimenti produttivi
e di sviluppo sul territorio".
Il timore è che si vada
a spostare i 500 lavoratori di via Cernaia verso mete sconosciute,
senza veri progetti, mentre la produzione radiofonica venga decisamente
smembrata. "Non vogliamo - ha concluso Vinciguerra - il
ridimensionamento torinese della Rai, tanto più che la
qualità della produzione torinese non é seconda
a nessun'altra sede, quindi è nostra intenzione affrontare
la questione con i nuovi vertici Rai, che saranno nominati in
primavera, dei veri interlocutori che abbiano mandato decisionale
su impegni di investimenti e sviluppo".
Domani alle 11.00 presso Palazzo
civico, Sala Orologio, la Commissione incontrerà Maurizio
Ardito, Direttore del Centro di Produzione Rai di Torino sulla
questione.(g.s.)
Torino, 20 dicembre 2001 |