La Giunta comunale - su proposta
dell'assessore al Patrimonio, Paolo Peveraro - ha approvato stamani
(delibera n. 2001 05739/30) un progetto di restauro delle lapidi
di proprietà del Comune di Torino: ottantacinque cippi
e targhe che saranno sottoposti a interventi di pulizia, protezione,
consolidamento e reintegrazione delle parti mancanti.
Un provvedimento necessario -
spiega l'assessore Peveraro - <<per difendere dai danni
arrecati dal tempo, dagli agenti atmosferici e per restituire
integri ai cittadini quei documenti di marmo e pietra che narrano
di fatti e personaggi che hanno fatto la storia del capoluogo
piemontese>>.
Obiettivo, dunque, salvaguardare
un archivio ricco (le lapidi in città sono quasi 400),
importante, ma un po' particolare, fatto di documenti non vergati
a inchiostro, ma incisi con lo scalpello. Le operazioni di restauro
garantiranno ai torinesi, anche negli anni a venire, la possibilità
di continuare a leggere le vicende storiche del capoluogo subalpino
anche passeggiando per strade, piazze e viali.
Tra le ottantacinque lapidi sottoposte
alle cure dei tecnici comunali vi sono le targhe di Palazzo civico
che ricordano i caduti nella guerra di Libia, l'opera della Marina
italiana nel primo conflitto mondiale e il Bollettino della Vittoria
firmato da Armando Diaz, le due dedicate ad Antonio Gramsci (via
Arcivescovado e piazza Carlo Emanuele II), quelle per Cesare
Battisti (via Cesare Battisti), Piero Gobetti (via Fabro) e il
poeta Guido Gozzano (via Confienza), le lastre marmoree che ricordano
i caduti sul fronte russo durante la seconda Guerra mondiale
(piazza Castello), i partigiani trucidati al Colle della Maddalena
(via Gramegna), la lapide di Superga dedicata al tragico incidente
in cui perirono i calciatori del Grande Torino, le targhe per
il giudice Bruno Caccia (via Sommacampagna) e il vigile urbano
Roberto Bussi (via Francesco d'Assisi).
La Giunta comunale ha destinato
agli interventi di restauro la somma di 127 milioni di lire.(m.g.)
Torino, 17 luglio 2001
|