Comunicato Stampa
LE POLITICHE DELLA CITTÀ DI TORINO A FAVORE DELLE ESIGENZE ABITATIVE DELLE FAMIGLIE A BASSO REDDITO IL TERZO BANDO DI ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI ERP

 

Dal prossimo 29 ottobre sarà possibile ritirare il bando e i relativi moduli di domanda per l'assegnazione degli alloggi di Edilizia residenziale pubblica (Erp). Il nuovo bando, il terzo emesso dalla Città di Torino a tre anni di distanza dal precedente, permetterà di assegnare con la necessaria equità gli alloggi che si renderanno via via disponibili ed offrirà un panorama aggiornato delle dimensioni, delle caratteristiche e dell'evoluzione del fabbisogno abitativo in città.

A fianco dello strumento del bando pubblico, sono in atto diverse misure, rese possibili dalla legge 431, a sostegno della locazione: ciò per favorire l'accesso e la permanenza sul mercato privato a quanti non potranno, per indisponibilità di alloggi di edilizia pubblica, trarre beneficio dal bando.

Il bando
L'assegnazione di alloggi di Erp compete ai Comuni ed è regolamentata da una specifica Legge regionale (modificata e integrata di recente) che prevede la periodica emanazione di bandi di concorso pubblici. La Città ha già emesso due bandi: nel 1995 (11mila le domande pervenute) e nel 1998 (7700 domande). Nei prossimi giorni pubblicherà un terzo bando di concorso pubblico al quale potranno partecipare tutti i cittadini con un reddito modesto e in condizioni di disagio abitativo.

Nel portare a compimento il primo bando generale si è garantita l'assegnazione a 1134 richiedenti. La seconda graduatoria, del '98, è ancora vigente e lo resterà fino a giugno 2002, quando si potrà affermare di avere portato a buon fine circa un migliaio di assegnazioni.

Le funzioni del bando non si esauriscono con la pubblicazione di una graduatoria e con l'assegnazione di alloggi; il bando si configura anche come prezioso strumento di conoscenza e di analisi delle dimensioni, delle caratteristiche e dell'evoluzione del fabbisogno abitativo cittadino.

Il bando del 1998 ha dato, ad esempio, una ben definita composizione della domanda abitativa: un terzo era composta da anziani, per il 60 per cento da nuclei familiari di una o due persone e per il 22 per cento da cittadini extracomunitari. Quasi un terzo dei richiedenti dichiarava di abitare in alloggi antigienici o in precarie condizioni manutentive e oltre la metà delle domande segnalava una situazione di sovraffollamento. La conoscenza della domanda permette di non fornire risposte fuori luogo.

Il bando è stato approvato nella Giunta odierna e sarà pubblicato il prossimo 29 ottobre. I moduli di domanda saranno disponibili in tutte le Circoscrizioni, presso l'Ufficio Casa di via Palazzo di Città 20, l'Informacittà e l'Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) di piazza Palazzo di Città, l'Atc di corso Dante 14.

I moduli, corredati di marca da bollo da £ 20mila, devono essere compilati e riconsegnati personalmente o da un componente del nucleo familiare entro il 10 gennaio 2002 presso il Settore Bandi e assegnazioni di via San Domenico 11, l'Agenzia territoriale per la casa di corso Dante 14, le Circoscrizioni 3 (via Monte Ortigara 95) e 6 (via San Benigno 22). Si può anche spedire con raccomandata AR indirizzata esclusivamente al Comune di Torino - Settore bandi e assegnazioni - via Palazzo di Città, 20 - 10122 Torino.

Misure a sostegno della locazione privata
Sono 10mila le famiglie per le quali il canone di locazione incide in modo rilevante sul reddito. Il dato emerge dal numero di domande pervenute per richiedere il Fondo per il sostegno alla locazione, che quest'anno ammonta complessivamente a 25 miliardi. Detti fondi saranno ripartiti e consegnati a circa 8mila famiglie nel prossimo mese di dicembre.

Accanto a queste misure, che intendono consentire la permanenza sul mercato privato della locazione a migliaia di famiglie che altrimenti rischierebbero di esserne espulse, la Città si è dotata di strumenti per favorire lo sbocco sul mercato privato di famiglie sfrattate o comunque in emergenza abitativa che solo in tempi molto lunghi potrebbero trovare risposta nell'Erp.

Tali strumenti sono il Fondo di garanzia e di incentivi economici a favore dei proprietari e l'erogazione di contributi a fondo perduto a favore degli inquilini, da erogarsi qualora le parti giungano a stipulare un nuovo contratto di locazione. In questo modo, un centinaio di famiglie hanno ad oggi risolto il loro problema abitativo.

La gestazione di queste nuove formule contrattuali è affidata a Locare (Locazioni convenzionate, assistite, residenziali), un ufficio comunale che svolge la funzione di Centro servizi per la locazione. A testimonianza del fatto che la Giunta intende proseguire su questa strada, all'inizio di settembre ha approvato un ampliamento della gamma di strumenti di cui dispone Locare, per incentivare l'incontro tra domanda e offerta sul mercato privato della locazione.

In sintesi, al proprietario che affitti il proprio alloggio a una famiglia con i requisiti richiesti dal Comune, viene assicurata la copertura (attraverso un Fondo di garanzia) contro il rischio di eventuali morosità o danni da parte del conduttore; inoltre, al proprietario stesso viene erogato un incentivo pari a un milione di lire, nel caso di contratto a mercato libero, e di 4 milioni di lire nel caso di contratto convenzionato (secondo canale previsto dalla legge 431/98). Nel contempo, all'inquilino viene erogato un bonus a fondo perduto di 2 milioni di lire.

Dall'anno successivo alla stipula del contratto, l'inquilino potrà presentare domanda al Comune per accedere al Fondo per il sostegno alla locazione, riducendo in tal modo l'onere del canone corrisposto.(m.m.)

Torino, 4 ottobre 2001

 

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