Palazzo Madama ospita dal 6 dicembre
al 3 marzo 2002 "L'Oro di Siena. Il Tesoro di Santa Maria
della Scala": una rassegna di arte sacra antica che si apre
proprio in occasione delle festivita natalizie ed offre nel cuore
della citta per quattro mesi l'opportunita di ammirare un nucleo
di opere
di inestimabile valore. E' il frutto dell'accordo stipulato tra
l'Amministrazione del capoluogo piemontese ed una delle piu importanti
citta d'arte italiane per la condivisione dei beni artistici.
Il reliquiario
La mostra, promossa dalla Citta
di Torino e dalla Fondazione CRT - Cassa di Risparmio di Torino,
dal Comune di Siena e dall'Istituzione Santa Maria della Scala,
raccoglie quarantadue raffinate opere di oreficeria.
Il nucleo piu antico della collezione
e composto da reliquiari di origine bizantina con figurazioni
a smalto cloisonne, rilievi a balzo o realizzati con paste vitree
e metalli filigranati, tempestati di pietre preziose e perle;
include anche un prezioso codice miniato. Attorno a questo nucleo
si
sono aggiunti, via via che con la disponibilita di altre reliquie
si accresceva il prestigio dello "Spedale" di Santa
Maria della Scala, calici, cofanetti e reliquiari di varia forma
commissionati appositamente per custodire i sacri frammenti.
Santa Maria della Scala, oggi
moderno complesso museale, e inoltre uno tra i piu grandi edifici
medievali superstiti nel Vecchio Continente, ed e stato luogo
di accoglienza dei pellegrini che dal Nord scendevano verso Roma,
lungo la via Francigena.
Il cofanetto
Il Tesoro di Santa Maria della
Scala, di cui fa parte un codice lezionario del Vangelo con le
miniature dei quattro Evangelisti, trae origine nel 1359 dall'acquisto
a Costantinopoli da parte di un mercante fiorentino di un gruppo
di reliquiari, ai quali via via si aggiunsero altri oggetti di
uguale raffinatezza, in modo particolare microarchitetture che
risalgono dal X al XIII secolo.
A Torino sono giunti reperti
del Quattro, Cinque, Sei e Settecento. Visitare la mostra è
una opportunità per soffermarsi a contemplare l'atrio
e salire lo scalone di Palazzo Madama, nell'avancorpo juvarriano,
riaperto il 2 giugno scorso dopo tredici anni di chiusura per
ricerche e restauri e gia ammirato da 300 mila persone. Oppure
per affacciarsi sul cantiere di scavi nella sala del Voltone
e osservare le molte stratificazioni e fasi costruttive del palazzo.
La collezione e stata presentata
per la prima volta nel 1996 a Siena.
Curata da Luciano Bellosi, la mostra e stata successivamente
allestita a Colonia, a Erfurt, a Bruxelles e ad Amiens.
E' grazie all'intesa perfezionata
nell'estate tra Maurizio Cenni, Sindaco di Siena, Omar Calabrese,
allora rettore dell'Istituzione Santa Maria della Scala e gli
Assessori torinesi Fiorenzo Alfieri e Paolo Peveraro che i preziosi
sono approdati nel capoluogo del Piemonte. In tale quadro di
scambi le opere del Museo Civico d'Arte Antica e Palazzo Madama
dell'esposizione di sculture piemontesi "Tra Gotico e Rinascimento"
lasceranno Torino. Saranno trasferite a Siena dove il pubblico
potra ammirarle dal 22 marzo al 7 luglio 2002 sotto le volte
dell'ex "Spedale" di Santa Maria della Scala, da dove
provengono gli ori esposti a Torino.
Il catalogo dell'"Oro di Siena. Il Tesoro di Santa Maria
della Scala" e redatto da Mara Bonfioli, Luciano Bellosi,
Giuseppe Cantelli, Gabriella Piccinni, Carlo Bertelli e Giovanna
Derenzini. E' pubblicato dalla Casa editrice Skira di Milano
ed e venduto in mostra a 60 mila lire (Euro
30,99).
Orario della mostra: domenica
e dal martedi al venerdi: 10 -20; sabato dalle 10 alle 23, lunedi
chiuso.
Ingresso: intero: 6.000 lire
(euro 3,10); ridotto 3.000 lire (euro 1,55);
sito Internet: www.comune.torino.it/palazzomadama
Informazioni al pubblico e prenotazioni gruppi nel corso della
mostra: 011/442.99.12(g.f.)
Torino, 5 dicembre 2001 |