Diciotto anni fa, il 26 giugno del 1983, il procuratore della
Repubblica Bruno Caccia veniva assassinato dalla criminalità
organizzata.
Il nuovo Palazzo di Giustizia
di corso Vittorio Emanuele II è stato intitolato alla
sua memoria e oggi pomeriggio, nell'anniversario del criminale
attentato, si è svolta nell'Aula 1 la cerimonia ufficiale
di intitolazione.
Tra i presenti, numerose le autorità
civili e militari. Nel corso della cerimonia sono intervenuti
esponenti della magistratura (oltre al presidente della Corte
d'appello Francesco Novità, il procuratore generale Antonino
Palaja ed il procuratore capo Marcello Maddalena) la signora
Carla Caccia e il sindaco Sergio Chiamparino. Bruno Caccia è
stato ricordato come un amico, un collega, un esempio per tutti,
uomo delle istituzioni impegnato contro ogni forma di criminalità
e di violenza, anche quella eversiva.
Il sindaco Sergio Chiamparino
è intervenuto rendendo omaggio alla memoria di "un
servitore dello Stato leale, forte e rigoroso" e ripercorrendo
le tappe fondamentali dell'impegno di "un uomo di cui la
città deve essere orgogliosa". Chiamparino ha sottolineato
come il dottor Caccia fosse "determinato nella difesa dello
Stato senza mai andare oltre la legge, fedele alle garanzie che
la legge stessa offre agli imputati". "Con la cerimonia
di oggi" ha concluso il sindaco" consegniamo il nome
di Bruno Caccia al futuro della città".(c.r.)
Torino, 26 giugno 2001
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