La musica di un quartetto d'archi,
le linee armoniose del barocco e una splendida giornata di sole
hanno allietato la cerimonia di scoprimento del busto commemorativo
di Vittorio Alfieri che si è svolta questa mattina in
piazza Carignano.
A quasi cento anni dalla sua
inaugurazione, avvenuta nel 1903 in occasione del centenario
della scomparsa dell'insigne tragediografo, l'opera dello scultore
Cesare Reduzzi è stata restaurata a cura del Comitato
nazionale per le celebrazioni alfieriane, in collaborazione con
il Lions Club Torino Superga e il Centro studi del Teatro Stabile
di Torino.
L'assessore alla Cultura Fiorenzo
Alfieri intervenendo in chiusura della cerimonia, ha ricordato
come "Torino, per secoli capitale politica ma anche culturale,
abbia conservato la memoria della sua storia anche attraverso
i suoi monumenti. Il nostro obiettivo" ha quindi aggiunto
Alfieri "è di fare sì che, nel giro di pochi
anni, tutto il patrimonio monumentale cittadino venga restaurato,
anche per ritrovare un giusto rapporto dei torinesi con le presenze
artistiche del loro territorio." Ricordando come queste
presenze debbano continuare a crescere, l'assessore ha sottolineato
come questo incremento si sia sostanzialmente fermato alla metà
del Novecento, affermando: "Dobbiamo invece continuare,
arricchendo la nostra città di monumenti non soltanto
commemorativi ma di grande valore estetico."
Ringraziando i promotori del
restauro, l'assessore ha concluso ricordando che il 2003, anno
del bicentenario della scomparsa di Vittorio Alfieri, sara' un
appuntamento importante e ricco di iniziative. (c.r.)
Torino, 29 novembre 2001 |