E' stata approvata, dalla Giunta Comunale (delib.10677/23),
su proposta dell'assessore al lavoro, Tom Dealessandri, l'erogazione
di borse di studio per allievi che frequentano i corsi per "Giovani
a rischio".
I criteri che guideranno le Agenzie Formative nell'individuazione
degli allievi sono: età inferiore ai 25 anni al momento
dell'iscrizione del corso, residenza a Torino, appartenenza ad
un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 60
milioni annui, curriculum formativo/scolastico certificato dall'Agenzia
Formativa.
"La Città - dichiara Dealessandri - intende rivolgere
una particolare attenzione al segmento dei giovani che frequentano
corsi professionali. Si tratta di giovani a rischio di dispersione
scolastica ed emarginazione, che riprendono la formazione dopo
aver abbandonato il percorso di scuola media superiore (drop
out) mediante un percorso biennale".
Nel sistema della formazione professionale il problema della
frequenza saltuaria è spesso alla radice di precoci insuccessi
e di successivi abbandoni.
"Per sostenere la frequenza - continua l'assessore Dealessandri
- è opportuno concedere un contributo alle famiglie,
la Città di Torino, erogando borse di studio, per una
spesa di lire 80 milioni, che permettano agli allievi più
bisognosi di terminare i percorsi formativi intrapresi".
La fascia di popolazione giovanile, cui andranno le borse
di studio, è anche quella focalizzata all'attenzione dell'Unione
Europea, che ha destinato particolari programmi (Youthstart,
Leonardo da Vinci) volti al sostegno di percorsi formativi più
adatti a giovani che rifiutano l'esperienza più classica
della frequenza di un percorso scolastico.(g.s.)
Torino, 4 dicembre 2001
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