Nel corso del 2001, il Comune
di Torino finanzierà interventi per 300 milioni di euro
(circa 600 miliardi di lire) facendo ricorso ai Buoni Obbligazionari
Comunali (BOC). Lo ha deciso la Giunta comunale (deliberazione
2001 05522/24), che nelle prossime settimane dovrà scegliere,
attraverso una gara, l'istituto di credito che acquisterà
l'intero pacchetto di obbligazioni.
<<Le esperienze maturate
dal 1997 ad oggi - spiega l'assessore alle Finanze, Paolo Peveraro
- hanno confermato la massima economicità delle operazioni
con emissioni "a fermo", cioè con sottoscrizione
di tutto il prestito da parte del sistema creditizio, circostanza
questa che favorisce, per i titoli in portafoglio, la possibilità
di rinegoziare le condizioni>>. La riconosciuta solidità
economica permetterà all'ente anche di contrattare tassi
di interesse particolarmente favorevoli. Per l'assessore Peveraro,
infatti, <<il positivo giudizio sull'affidabilità
creditizia del Comune emesso dall'agenzia Standard & Poor's,
che nel 2000 ha confermato per il capoluogo piemontese il rating
AA-, consentirà all'Amministrazione comunale di presentarsi
sul mercato finanziario con i migliori requisiti per conseguire
le più vantaggiose condizioni >>.
I fondi raccolti con l'emissione
delle obbligazioni saranno principalmente destinati a coprire
gli investimenti per lo sviluppo del sistema informativo comunale,
l'acquisto di apparecchiature e di arredi per gli uffici, i servizi
culturali e le opere pubbliche.
L'emissione dei Boc avverrà
in due tranche, ognuna di 300 miliardi di lire, nei mesi di settembre
e novembre.
Torino, 4 luglio 2001 |